Ti amo in tutte le lingue del mondo
Regia di Leonardo Pieraccioni
Cast: Leonardo Pieraccioni, Giulia Elettra Gorietti, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Marjo Berasategui, Rocco Papaleo, Francesco Guccini, Elisabetta Rocchetti, Barbara Enrichi; commedia; Italia; 2005; C.
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Pieraccioni è sempre stato di conoscere a menadito il suo privilegiato
territorio d’azione – la commedia all’italiana – e di saperla realizzare da
bravo toscanaccio (quasi sempre) garbato. Il suo limite è esattamente lo
stesso: Pieraccioni non ha mai voluto osare niente di diverso da quanto l’ha
reso famoso a livello nazionale, ovvero una commedia spesso giocata sul
registro sentimentale, con una protagonista femminile invariabilmente straniera
(e preferibilmente esotica), con musichette intriganti (ma non triviali) in
sottofondo, con numerose battute di situazione (spesso senza sostanza di sorta,
basta che provochino il riso) e qualche occasionale caduta nel basso corporeo
che da Boccaccio in poi ai toscani ha sempre portato bene. In siffatto quadro
all’insegna dell’omogeneità l’unica differenza tra titoli pieraccioniani più o
meno riusciti – dall’apice de Il ciclone allo
scivolone de Il pesce
innamorato – l’ha sempre giocata il ritmo, elemento di cui per fortuna
è dotato Ti amo in tutte le lingue del mondo, ultima fatica del regista
ed attore fiorentino dietro la macchina da presa, peraltro coautore della
sceneggiatura, scritta a quattro mani con Giovanni Veronesi. La storia prende
avvio in modo davvero esilarante, con l’imbarazzante scoperta dell’inveterato
adulterio muliebre da parte dello sfortunato protagonista, Gilberto,
quarantenne insegnante di educazione fisica presso l’Istituto Tecnico Pacini di
Pistoia. Una volta separato dall’avvenente consorte, il nostro eroe riprende il
solito tran tran didattico: l’unica novità di rilievo consiste nel diluvio di bigliettini e di Sms amorosi
redatti in tutte le lingue del mondo con i quali la sedicenne studentessa
Paolina continua a sommergere il povero Prof. Gilberto, ovviamente imbarazzato
dalle ripetute insidie dell’allieva. Quando in seguito il protagonista si
innamora di una bella psicologa spagnola di animali ‘stressati’ che si rivela
essere per l’appunto anche la madre della studentessa innamorata di lui, la
commedia degli equivoci raggiunge il suo culmine nella miglior tradizione
italiana, senza però mai perdere il ritmo. Tuttavia sono gli altri personaggi
di contorno a rendere appetibile la visione di Ti amo in tutte le lingue del
mondo, dal fratello balbuziente di Gilberto (un Panariello
in forma) allo stralunato frate francescano Massimo (un Ceccherini
davvero in vena) in cerca di mistici segnali, senza dimenticare un serioso Francesco Guccini in
veste di preside. La commedia diverte fino all’immancabile happy ending
pur senza mai convincere fino in fondo.
Ti amo in tutte le lingue del mondo, regia di Leonardo Pieraccioni, con Leonardo Pieraccioni, Giulia Elettra Gorietti, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Marjo Berasategui, Rocco Papaleo, Francesco Guccini, Elisabetta Rocchetti, Barbara Enrichi; commedia; Italia; 2005; C.; dur. 1h e 40’
Voto
6½
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