La scrittura horror italiana odierna si alimenta di diverse
suggestioni, grazie agli apporti di Eraldo Baldini nel dare forma alle tenebre
che si celano nella pianura romagnola, oppure di Gianfranco Nerozzi nei suoi
viaggi a spirali tra menti scosse sul precipizio delle tenebre. Altro nome
spesso citato è quello di Danilo Arona,
abile nell’insediarsi nel lato oscuro della materia, per scuotere la carne e il
sangue in paure che aleggiano nel territorio in forma ancestrale.
Saggista, critico cinematografico e letterario ha prodotto oltre venti titoli
tra saggi di cinema, inchieste e romanzi. Arona è sicuramente una delle punte
di diamante della narrativa horror nazionale, che ha
alle sue spalle una carriera iniziata nel 1978 e un grande acume intellettuale
nell’indagare sull’ignoto e nelle diverse leggende di cui la nostra terra è
piena, tra tradizione contadina e derive pagane. Questo nuovo romanzo, L’estate
di Montebuio è una ennesima sfida per il lettore, la
cui storia inizia nei primi giorni del gennaio 2008, dove dalle acque gelide di
un torrente sulla cima del Monte
buio, presso l’appennino ligure, emerge il cadavere decomposto di una
ragazzina scomparsa decenni addietro. Le indagini vengono affidate a un carabiniere e un anatomopatologo, che in poco tempo collegano la
sconvolgente scoperta al suicidio di un famoso scrittore horror Morgan
Perdinka, avvenuto un mese prima nella sua abitazione milanese. L’inchiesta
procede con l’infittirsi di inquietanti coincidenze e
delitti violenti, che si alternano in modo edotto a percorsi introspettivi di
più voci che trovano il suo legame con il sinistro evento avvenuto nel lontano
1963. Il male trova la sua forza nell’esibirsi con forza furibonda in un dramma
collettivo che sembra destinato a ripetersi con la sua infinita malignità. Un intenso horror
metafisico che rappresenta il male come un flusso che dorme nei antichi folclori locali, pronto a scuotersi in un
tumulto di shock e gesti efferati, condito insieme ad un feroce
anticlericalismo in una scrittura piena di suggestioni che ci apre la porta
segreta verso un'altra dimensione del terrore, impalpabile, ma che ci incanta
con il tremore sulla pelle fino alle ultime battute finali.
Voto
8
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