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  02/04/2025 - 02:36

 

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Danilo Arona
L'estate di Montebuio
Un romanzo ipnotico che è un sortilegio dell'oscurità
Gargoyle books, pp.482, € 13,50

 




                     di Matteo Merli


La scrittura horror italiana odierna si alimenta di diverse suggestioni, grazie agli apporti di Eraldo Baldini nel dare forma alle tenebre che si celano nella pianura romagnola, oppure di Gianfranco Nerozzi nei suoi viaggi a spirali tra menti scosse sul precipizio delle tenebre. Altro nome spesso citato è quello di Danilo Arona, abile nell’insediarsi nel lato oscuro della materia, per scuotere la carne e il sangue in paure che aleggiano nel territorio in forma ancestrale. Saggista, critico cinematografico e letterario ha prodotto oltre venti titoli tra saggi di cinema, inchieste e romanzi. Arona è sicuramente una delle punte di diamante della narrativa horror nazionale, che ha alle sue spalle una carriera iniziata nel 1978 e un grande acume intellettuale nell’indagare sull’ignoto e nelle diverse leggende di cui la nostra terra è piena, tra tradizione contadina e derive pagane. Questo nuovo romanzo, L’estate di Montebuio è una ennesima sfida per il lettore, la cui storia inizia nei primi giorni del gennaio 2008, dove dalle acque gelide di un torrente sulla cima del Monte buio, presso l’appennino ligure, emerge il cadavere decomposto di una ragazzina scomparsa decenni addietro. Le indagini vengono affidate a un carabiniere e un anatomopatologo, che in poco tempo collegano la sconvolgente scoperta al suicidio di un famoso scrittore horror Morgan Perdinka, avvenuto un mese prima nella sua abitazione milanese. L’inchiesta procede con l’infittirsi di inquietanti coincidenze e delitti violenti, che si alternano in modo edotto a percorsi introspettivi di più voci che trovano il suo legame con il sinistro evento avvenuto nel lontano 1963. Il male trova la sua forza nell’esibirsi con forza furibonda in un dramma collettivo che sembra destinato a ripetersi con la sua infinita malignità. Un intenso horror metafisico che rappresenta il male come un flusso che dorme nei antichi folclori locali, pronto a scuotersi in un tumulto di shock e gesti efferati, condito insieme ad un feroce anticlericalismo in una scrittura piena di suggestioni che ci apre la porta segreta verso un'altra dimensione del terrore, impalpabile, ma che ci incanta con il tremore sulla pelle fino alle ultime battute finali.

Voto 8 

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