Cento modi per salvarsi la vita...
Il rispetto
Pericle il Nero
Giuseppe
Ferrandino da
Casamicciola, Ischia, classe 1958, ha frequentato la facoltà di medicina prima
di cominciare a scrivere come sceneggiatore di fumetti a fine anni Settanta:
dopo il suo esordio letterario con Pericle il Nero nel
1993, tradotto in francese da Gallimard e riedito da Adelphi, ha pubblicato Il rispetto, una
fiaba e Saverio del Nord
Ovest, il suo ultimo romanzo. Cento modi per salvarsi la vita con un
pacchetto di sigarette senza fumarlo ne costituisce l’ideale appendice e,
come si intuisce dal torrenziale titolo, Ferrandino
pare aver allestito un ispirato divertissement letterario, creando un libro
quasi per gioco e prendendosi un salutare momento d’evasione: questo scarno
volumetto è infatti un paradossale manuale di sopravvivenza (avendo a
disposizione, ovvio, almeno un pacchetto di sigarette), presentato con un
taglio scientifico ineccepibile che risulta, un ‘modo’ dopo l’altro,
irrestibile anche sul versante umoristico. Ma cominciamo dall’inizio, ovvero
dalla cornice che delimita i Cento modi: il vecchio John Laderici, mezzo
ubriaco, finisce in un brutto guaio e si trascina dietro anche l’amico Sam
Priego, che riesce avventurosamente a salvargli la vita ricoverandolo
nell’ospedale di Dayena. Quando Sam va a trovare John, gli porta in regalo un
libro, Sioux e Cheienne. Storia di una lunga guerra: quando John,
rimasto solo, comincia a sfogliarlo, dietro la copertina scopre che il volume è
invece i Cento modi.
Nel volume interno sono sciorinati in modo impeccabile ed assolutamente serio i
mille utilizzi (categorizzati in cento modi) che un pacchetto di sigarette
integro può offrire in situazioni d’emergenza, magari se ci si è persi nel
Sahara, nella foresta amazzonica, in un’isola deserta o in centro all’ora di
punta. Alcuni usi sono immediati – dal pacchetto si può ricavare un piccolo
contenitore, carta per appunti o un segnalibro (avendo un libro) –, altri
fantasiosi e dunque esilaranti: usarlo per fare il sapone, per trasformare
l’acqua salata in acqua dolce, come orologio o come radar per segnalare la
propria posizione ad eventuali soccorritori. Sempre senza fumare una sola sigaretta, e dunque senza
danno alcuno per la salute...
Giuseppe Ferrandino, Cento modi per salvarsi la vita con un pacchetto di sigarette senza fumarlo, Milano, Bompiani, 2001; pp. 81
Voto
7
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