Tangosuite
Tangherie arrabalere
Forever Tango
Festival del Film Etnomusicale 2000
Festival del Film Etnomusicale 2001
Nella settimana del Festival del Film Etnomusicale in programma all'Arena estiva del Poggetto a Firenze, prima delle proiezioni, una serie di incontri con personaggi che in qualche modo praticano, subiscono, amano, detestano, molestano, lambiscono o semplicemente palpeggiano il tango.
"Tangherie" non per richiamare alla mente cattiverie, se si toglie la "t" iniziale, quanto per mescolare al termine quello di "periferie", sul delizioso esempio di Meri Lao che varò il neologismo "tanghitudine", del quale dà circostanziate giustificazioni nel suo "Voglia di tango". Arrabalere è dunque tautologico (arrabal significa periferia) ma rende l'idea di balera. La convinzione che in periferia, ai margini, nascono le novità più feconde fa discendere l'idea che si possa offrire al pubblico un suppletivo interesse, oltre a quello di per sé cospicuo del programma filmico del festival, con divagazioni a metà strada tra la performance e la chiacchierata (tranquilli, niente dibattito!). Specie se gli interventi sono di prim'ordine, umorali e divertiti, niente di serioso ma pertinente al tango nella sua totale impertinenza. Ecco dunque Sergio Staino, notissimo vignettista e altro, a suo tempo fondatore e direttore di un Tango cartaceo; non solo per questo è tra gli ospiti, ma per la competenza in materia filiata dalla consorte sudamericana; non è escluso che ci canti "Malena". Con lui Sergio Secondiano Sacchi, architetto ma anche del direttivo del Club Tenco che ama le culture musicali periferiche (toh!) e ha il non secondario pregio di averci fatto conoscere Visotskij e Llach. Gianni Coscia è "la fisarmonica": ascoltare per credere l'ultimo "In cerca di cibo" con Trovesi (ECM) ma anche un grande affabulatore e giocoliere con le parole. Per il menzionato Trovesi ha composto "Tanghesi", ma non si aspetta di essere ricambiato: "Tangoscia" suonerebbe male. Con lui il critico (Corsera) Vittorio Franchini, autore tra l'altro di un prezioso volume dedicato al più grande tanguero italiano, Gorni Kramer, per presentare l'oratorio "Tangheria", breve storia in versi e musica del tango. Chi meglio del regista può presentare il proprio film? Jorge Zanadaaccompagnerà (letteralmente in quanto la porta da Buenos Aires) la sua pellicola con una conferenza sull'invenzione del "corte e della quebrada". Un tocco di tecnica con il musicologo Enrique Camara, che tratterà della genesi rioplatense del tango e delle sue derivazioni in Spagna e in Italia; di quest'ultime ha recentemente curato un'antologia per la Discoteca di Stato. Non poteva mancare il "faro" della materia: Meri Lao, che oltre a presentare il suo fondamentale testo "T come Tango", si produrrà in una conferenza spettacolo su tango e cinema": spezzoni della cinematografia internazionale commentati con la consueta ironia. Last but not least la fotografa Lucia Baldini, autrice della straordinaria mostra che accompagna la rassegna e vittima della malia del ballo in tutti i suoi aspetti, da ricordare il calendario che ha realizzato con soggetto Carla Fracci. Questo il programma completo:
Sab. 17: Enrique Camara e M. C. Cavagnis Sotgiu: "Origine del Tango e sue derivazioni in Italia e Spagna"
dom. 18: Jorge Zanada: "Il tango: invenzione del corte e della quebrada"
lun. 19: Gianni Coscia e Vittorio Franchini: "Tangheria- breve storia del tango in versi e musica"
mar. 20: Sergio Staino e Sergio Secondiano Sacchi: "Tanghi ribaldi e Rambaldi"
mer. 21: Lucia Baldini: "Scatti di tango"
gio. 22: Meri Lao: "Tanghedia al cinema: schegge di tango in film"
Voto
8