Giorni contati
Un alibi perfetto
Un thriller giornalistico a tesi ben congegnato e
dotato di una sceneggiatura non molto originale ma efficace: si tratta
di Un alibi perfetto di
Peter Hyams, interpretato
con mestiere dal vecchio Michael
Douglas. Al centro della storia c'è
l'irresistibile ossessione del giornalista rampante C.J.
Nicholas per l'implacabile procuratore distrettuale Mark Hunter, un magistrato apparentemente troppo bravo e
gradevole per essere vero, autore di una striscia di
clamorose condanne per omicidio e candidato perfetto alla carica di
governatore: C.J. è però convinto che Hunter usi
'fabbricare' le false prove al Dna necessarie a vincere i processi. In coppia
con il suo collega Corey Finley
decide dunque di selezionare un omicidio ad hoc per destare
l'interesse del procuratore distrettuale, documentare su video in modo
ineccepibile la creazione di tutte le prove indiziarie del caso, farsi
incriminare per indurre l'accusa a fabbricare prove inconfutabili e quindi smascherare
Hunter
tramite il video di cui sopra. I due scelgono per l'occasione l'omicidio di una
giovane prostituta, un classico caso destinato a restare irrisolto negli
archivi della polizia. C.J. e Finley mettono dunque in
piedi un servizio giornalistico davvero estremo, potenzialmente in grado di
vincere il Pulitzer: purtroppo le cose non vanno come
previsto e Finley muore tentando di portare le prove
in tribunale, così che il giovane protagonista si trova in balia del meccanismo
che egli stesso ha innescato. Dato che il Dvd che
poteva scagionarlo è finito distrutto, C.J. viene infatti condannato alla pena di morte: la sua unica
speranza diventa così la sua ragazza, Ella, un’assistente dello stesso Hunter.
Per salvare C.J. la ragazza dovrà rimestare nel
torbido a rischio della sua carriera e della sua
stessa vita. Trasferito nel braccio della morte del penitenziario della
Louisiana, il povero protagonista si ritrova in una situazione analoga (ma rovesciata) rispetto a quella al centro di Fino a prova contraria
di Clint Eastwood, con una
giovane magistrata impegnata in una serrata corsa contro il tempo per salvare
la pelle al suo ragazzo, un giornalista innocente che rischia d'essere
giustiziato per un crimine che senza dubbio non ha commesso. Ma
le cose stanno veramente come sembrano? Lo scopriremo nell’apposito
finale a sorpresa con cui Hyams sembra aver voluto rimescolare le carte del
mazzo… Remake aggiornato di L’alibi era perfetto del grande Fritz Lang, Un alibi perfetto
si rivela un thriller complessivamente
gradevole ma abbastanza statico, incapace di approfondire veramente l’ambiguità
(e di conseguenza la fallibilità) della giustizia impartita dai tribunali
americani. Si può provare, insomma, senza attendersi niente di più di un
tranquillo prodotto d’intrattenimento.
Un alibi perfetto - Beyond a Reasonable Doubt, regia di Peter Hyams, con Michael Douglas, Jesse Metcalfe, Amber Tamblyn, Orlando Jones, Joel Moore; thriller; U.S.A.; 2009; C.; dur. 1h e 45’
Voto
6+