Irréversible
Regia di Gaspar Noé
Cast: Monica Bellucci, Vincent Cassel, Albert Dupontel, Jo Prestia, Philippe Nahon; drammatico; Francia; 2002; C.
Il film che ha fatto scandalo alla Croisette
|
 |
Cannes 2002: la premiazione
Panoramica di Cannes 2002
Cannes 2002: 5 film da non perdere
Hollywood Ending di Woody Allen
L'ora di religione di Marco Bellocchio
Irréversible di Gaspar Noé
Kedma - Verso oriente di Amos Gitai
Il pianista di Roman Polanski
Bowling a Columbine
Sweet Sixteen
Cannes 2001
Cannes 2000
Cannes 1999
Dall’oscurità
alla luce lungo un percorso narrativo all’inverso, più o meno come accadeva in Memento
ma con un pizzico di autocompiacimento in più per i dettagli maggiormente
truculenti: una tragica storia la cui fine è nota, dunque irreversibile, in
perfetto accordo con il titolo. Il cineasta franco-argentino Gaspar Noé si
premura di farci assimilare la banale massima “Il tempo distrugge ogni cosa”
aprendovi la storia e ribadendo il concetto nei titoli di coda: Irréversible racconta
un dramma di violenza che innesca desiderio di vendetta (e quindi ulteriore
violenza), pretende di dimostrare come la bestialità di un sadico possa
risvegliare la bestialità latente in qualunque persona normale. Le tessere del
mosaico narrativo del film si succedono capovolte, inframmezzate da disturbanti
movimenti della macchina da presa, assortite in un montaggio talvolta
allucinato e straniante (in entrambi i casi opera di Noé: regista, operatore di
ripresa e montatore). La
storia alla base di Irréversible è di una semplicità disarmante:
Marcus e la splendida Alex vivono
insieme, escono con un amico per una serata di ballo e stupefacenti, litigano,
lei decide di rincasare prima ma in un sottopassaggio della metropolitana è
aggredita da uno sconosciuto che lo stupra e la picchia selvaggiamente,
innescando l’immediata vendetta dello sconvolto compagno, scortato dall’amico
filosofo per i più sordidi milieux cittadini, fino ad un ambiguo ritrovo
di omosessuali, il Rectum, dove si consumerà altra violenza, magari sbagliando
il colpevole. La famigerata scena dello stupro, che ha reso il film scandaloso
prima della sua uscita (con evidenti benefici pubblicitari indiretti), è
piazzata giusto nel bel mezzo della storia: nove interminabili minuti in cui l’impotente protagonista viene
sopraffatta fisicamente, brutalmente sodomizzata e massacrata gratuitamente da
un sadico tossico ed omosessuale, nove minuti mostrati in un unico piano
sequenza che immortala lo strupro dal basso senza mai staccarsi dalla scena. In
seguito, proseguendo nel distensivo cammino che prefigura la tragedia,
scopriremo anche la gravidanza della protagonista
ed un oscuro sogno premonitore: francamente un po’ troppo, d’altra parte Noé
sembra aver essere volutamente eccessivo in ogni dettaglio, dalle oscenità che
caratterizzano il ritrovo gay d’apertura fino alle tante citazioni pop
del finale domestico, soprattutto la locandina del feto di 2001 Odissea nello spazio,
ripresa più volte. Una pellicola difficile da giudicare: si può essene
risucchiati come respinti. Propendiamo per la seconda ipotesi.
Irréversible, regia di Gaspar Noé, con Monica Bellucci, Vincent Cassel, Albert Dupontel, Jo Prestia, Philippe Nahon; drammatico; Francia; 2002; C.; dur. 1h e 30'
Voto
5
|
 |
|