L'esorcista
Regole d'onore
Hunted - La preda

Il vecchio William Friedkin torna dietro la macchina da presa con un thriller non particolarmente serrato ma costruito secondo un impalpabile crescendo di tensione che sale fino ad esplodere, letteralmente, nel dirompente finale, caratterizzato da una violenza razionale e selvaggia allo stesso tempo. Non a caso i due protagonisti di Hunted - La preda sono due professionisti dell’arte dell’assassinio ed il sanguinario confronto conclusivo, rimandato ad arte per tutta la durata della pellicola, è l’occasione per esprimere tutta la scientifica brutalità omicida di cui sono capaci. Ma andiamo con ordine: il film inizia con un doppio avvio che ci porta sulle orme dei due protagonisti, vecchio e giovane, maestro ed allievo, per certi versi anche padre e figlio. Nel 1999 Aaron Hallam è un giovane soldato delle forze speciali americani inviato in missione ad uccidere un generale locale, missione purtroppo macchiata dall’indelebile assassinio di un piccolo innocente: pochi anni dopo Hallam è un cane sciolto, ambientalista psicolabile che protegge la fauna dei boschi dello stato di Washington con metodi non proprio ortodossi. Lungo i monti innevati della British Colombia conosciamo invece l’altro protagonista, il maturo esperto di tecniche di sopravvivenza e d’omicidio, L.T. Bonham, impegnato a seguire le orme di un lupo bianco finito in una trappola per liberarlo. Richiamato in servizio per catturare il proprio ex allievo impazzito dai troppi orrori commessi con le arti da lui insegnate, L.T. si mette come un segugio sulle tracce di Hallam, ben determinato ad assicurarlo alla giustizia senza (eccessivo) spargimento di sangue: il vecchio insegnante in fondo riesce a comprendere gli eccessi che hanno condotto la sua giovane preda sull’orlo della follia, per dimenticare i quali lui stesso si è esiliato in mezzo al nulla per ricominciare da capo. Le cose, neanche a dirlo, andranno diversamente, nel modo più cruento e spettacolare possibile. Scarno sul fronte narrativo, Hunted è un film comunque efficace sul fronte delle emozioni e del dettaglio: in particolare risulta difficile dimenticare la letale successione di sette colpi che L.T. insegna ai propri allievi di un tempo per uccidere il nemico con il minor spreco possibile d’energia.

Voto 6