L’Esorcista
The Exorcist
Regia di William Friedkin
Cast: Ellen Burstyn, Max von Sydow, Lee J. Cobb, Kitty Winn, Jack MacGowran, Jason Miller, Linda Blair; horror; Usa; 2000; C
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L'esorcista
Regole d'onore
Hunted - La preda
Che senso ha il ritorno nelle sale di un film come L’esorcista a 27 anni di
distanza dalla sua uscita? E’ la prima domanda che si materializza
spontaneamente nell’immaginario dello spettatore potenziale, al di là del fatto
che trattasi del director’s cut, ovvero dell’ultima versione di William
Friedkin, ampliata con 11
minuti delle scene tagliate nel montaggio del 1973, ripulita digitalmente e
con il sonoro rimasterizzato. Ma sono solo le scarne note aggiuntive dalla prima
versione all’attuale: in più c’è da rilevare che le caratteristiche che hanno
reso questo film il capostipite di gran parte della filmografia
horror successiva (come l’uso innovativo degli effetti speciali e
sonori) funzionano ancora oggi e che il film di Friedkin non ha perso niente
sotto il profilo evocativo, continua a far paura, insomma – il che costituisce
un ottimo motivo per la visione al cinema –. L’esorcista, spesso
sottovalutato per l’esplicita truculenza narrativa, era comunque per la prima
volta riuscito ad infrangere l’invalso pregiudizio critico sussistente nei
confronti del genere orrorifico: il motivo
principale è che il film di Friedkin miscela in modo intrigante ed in
progressivo crescendo di suspense i quattro personaggi che entreranno in
contatto al clou dichiarato del film, il momento dell’esorcismo,
appunto: un vecchio sacerdote (l’esorcista) in trasferta mediorientale; Chris
McNeill, attrice divorziata che vive in una casa tranquilla in un quartiere
tranquillo di Georgetown;
sua figlia Regan, una dodicenne americana sana ed allegra, apparentemente
normale; infine un giovane prete-psicologo tormentato per la sua impotenza
davanti alla progressiva degenerazione dell’anziana madre. L’entità maligna
eletta a fulcro spettacolare del film s’intromette nel locus amoenus
familiare quasi in punta di piedi, senza colpo ferire: la seconda versione è
più efficace della precedente grazie all’inserto di brevi ma puntuali inserti
subliminali che sottolineano la graduale presa di campo del demonio nella
camera della piccola
Regan. La madre, che non è neppure credente, inizialmente cerca di
codificare per via scientifica gli incomprensibili malesseri ed i persistenti
cambiamenti d’umore della figlia: quando i luminari della medicina si
arrendono, spunta fuori, così, quasi per caso, la possibilità solo sussurrata
di un esorcismo. Il punto di
contatto ideale tra la madre chiesa e la madre in piena crisi esistenziale è
per l’appunto il giovane prete di cui sopra, in pesante crisi (spirituale) pure
lui: con l’arrivo dell’esperto sacerdote tutto è pronto per l’esorcismo più
noto della storia del cinema. Ma è per arrivarci che Friedkin spiazza di
continuo lo spettatore, dilatando l’attesa ad libitum e sorprendendo con
le sconvolgenti metamorfosi della bambina-vittima, ormai divenute scene da antologia:
le torsioni della testa a 360 gradi, i celebri conati verdi e levitazioni in
serie. Molte delle sequenze aggiunte riguardano le incursioni subliminali del
demonio, che meglio definiscono la dimensione spirituale e simbolica del film: nel director’s cut
è inoltre rientrata anche la famigerata scena in cui la protagonista posseduta
infierisce sul proprio sesso con un crocifisso. Ma il dato su cui riflettere è
che gli anni non hanno minimamente intaccato la prerogativa principale del film
di Friedkin, che continua ad essere una formidabile macchina terrorifica. L’esorcista, tratto
dal romanzo di William
Peter Blatty, ottenne a suo tempo dieci candidature al premio Oscar, da cui
si materializzarono le statuette per la miglior sceneggiatura (a Blatty) e per
il miglior sonoro. Da brivido anche la colonna sonora, comprendente Tubular
Bells di Mike Oldfield. Il
film di Friedkin fu seguito da due trascurabili sequels: L’esorcista
II – L’eretico di John Boorman e L’esorcista III di William Peter
Blatty.
L’Esorcista - The Exorcist, regia di William Friedkin, con
Ellen Burstyn, Max von Sydow, Lee J. Cobb, Kitty Winn, Jack MacGowran, Jason
Miller, Linda Blair; horror; Usa; 2000; C.; dur. 2h e 11’
Voto
8
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