Cambia timoniere La Berlinale e, dopo l’addio di Carlo Chatrian, il comando passa a Tricia Tuttle, dopo anni alla direzione del BFI London Film Festival. Primo intervento della neo - direttrice è la costituzione di una nuova sezione, Perspectives, che focalizzerà la propria attenzione sulle opere d’esordio, mettendosi in conflitto per gli anni futuri con le altre sezioni del festival che concentrano il proprio bacino sulle opere prime. Il concorso internazionale punta anche quest’anno su nomi di spicco, come: Radu Jude con Kontinental ’25, Richard Linklater e il nuovo Blue Moon, a seguire Léonor Serraille, Hong Sangsoo, Cattet/Forzani, Dag Johan Haugerud, Michel Franco, Vivian Qu.
Punti di forza della manifestazione sono anche le sezioni collaterali come Forum e Panorama che perseguono la propria ricerca cinematografica intransigente ed innovativa, che sono il fiore all’occhiello di questa Berlinale, consentendo vivacità e scoperte inaspettate per molti cinefili che affolleranno le sale della capitale tedesca.
Da non perdere le proposte di Generation, la sezione dedicata ai più piccoli, bambini e adolescenti, che
danno le dimensioni di un cartellone prosperoso e difficile da seguire nelle sue diverse diramazioni. Molto bella anche la retrospettiva sulla storia del cinema tedesco di genere degli anni Settanta, e si potrà recuperare: lo spaghetti-western Deadlock di Roland Klick o La tenerezza del lupo di Ulli Lommel, prodotto da Rainer Werner Fassbinder, incentrato sulle terribili gesta del serial killer Fritz Haarmann e Strange city di Rudolf Thome.
Come sappiamo la Berlinale è il primo festival importante della stagione e vedremo se il tocco della Tuttle, riuscirà a dare un nuova linfa alla kermesse per poter gareggiare alla pari con l’importante manifestazione dei cugini d’oltralpe, Cannes, inossidabile palcoscenico della settima arte sia a livello mediatico che industriale.
Voto
6/7
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