2012
Regia di Roland Emmerich
Cast: John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Thandie Newton, Amanda Peet, Oliver Platt, Danny Glover, Johann Urb, Woody Harrelson, George Segal, Jimi Mistry; fantascienza/drammatico; U.S.A.; 2009; C.
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Il Patriota
L'alba del giorno dopo - The day after tomorrow
2012
La
distruzione del pianeta è un tema che deve stare molto a cuore a Roland
Emmerich, dato che con 2012 si completa la trilogia costituita da Indipendence
Day, dove la nostra razza rischiava l’estinzione a
causa di un’invasione aliena, e da The Day After Tomorrow,
in cui la Terra
subiva una nuova improvvisa e letale glaciazione innescata dagli abusi
ecologici perpetrati dall’umanità. Stavolta il regista tedesco prende le mosse
dal nostro presente per condurci al 2012, una data storicamente
inquietante, considerando che secondo una vecchia profezia Maya – peraltro
condivisa da varie culture dell’antichità – è in quell’anno che il mondo
arriverà alla sua fine. Secondo la consueta struttura corale e grazie ad una
serie allucinante di effetti speciali altamente
spettacolari – il budget, come da copione, ammonta alla faraonica cifra di
duecento milioni di dollari – nella sua
ultima fatica Emmerich ci descrive un mondo impazzito dal punto di vista
climatico, scosso da terremoti di inimmaginabile violenza e sconvolto da onde
anomale in grado di spazzare via intere metropoli. Come accade in The Day
After Tomorrow si tratta di uno scenario futuro previsto da alcuni studiosi
ma troppo devastante per consentire l’organizzazione di un piano per salvare
tutta l’umanità: non resta che tentare di assicurare una speranza alla nostra
specie costruendo arche ultratecnologiche per salvare le personalità più significative della Terra, per ripopolare il pianeta a
catastrofe conclusa. Per tutti gli altri esseri umani invece non sembra esserci
un domani all’orizzonte: nonostante questo però Jack Curtis,
scrittore per diletto e autista part time,
non intende arrendersi all’ineluttabile destino di morte che incombe
su di lui e sui suoi figli, e mentre la distruzione totale di Los Angeles è
ormai imminente a causa di scosse telluriche sempre più dirompenti, continua a
cercare una via d’uscita spinto dalla forza della disperazione. 2012 cattura soprattutto grazie alle
straordinarie rappresentazioni, quasi visionarie per certi versi, di cataclismi
naturali talmente ciclopici da risultare impossibili –
tsunami inarrestabili, terremoti incontenibili, perfino un vulcano attivo
spuntato nel bel mezzo del parco naturale di Yellowstone –, ma in tralice il
film presenta anche una serie di inquietanti intrighi finalizzati a preservare
il patrimonio culturale elaborato dall’umanità nel corso dei secoli, che
rischia di essere cancellato con il resto del mondo dalla furia primigenia
della natura. Un grande spettacolo che abbaglia a forza di effetti
speciali ma occasionalmente induce salutari spunti di riflessione sulla cupa
direzione intrapresa dall'umanità negli ultimi secoli di teorico ‘progresso’.
La trama stavolta è francamente poco più di un pretesto per inglobare gli
effetti speciali a fronte di un cast troppo corposo e
di una durata francamente eccessiva. Puro intrattenimento hollywoodiano offerto
dal cosiddetto Spielberg
tedesco, incomparabilmente
più catastrofico dell’originale…
2012, regia di Roland Emmerich, con John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Thandie Newton, Amanda Peet, Oliver Platt, Danny Glover, Johann Urb, Woody Harrelson, George Segal, Jimi Mistry; fantascienza/drammatico; U.S.A.; 2009; C.; dur. 2h e 38’
Voto
6½
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