Casino Royale
007 Il domani non muore mai
Il mondo non basta
La morte può attendere
Pierce Brosnan

Le pellicole di James Bond rappresentano uno dei rari casi in cui il film di genere – in perenne altalena tra avventura e spionaggio – finisce per collimare esattamente con il personaggio principale; ecco perché il successo di tale categoria filmica, a prescindere dal suo valore artistico, è dato dal prodotto della trama per la credibilità del protagonista. E Pierce Brosnan continua a calzare a pennello i panni dell’agente 007 con licenza di uccidere - tanto da non riuscire neppure a lacerarli o sporcarli dopo aver subito un pestaggio, dopo una fuga all'ultimo respiro o dopo una sparatoria -, confermandosi come il più degno emulo del grande Sean Connery. D'altra parte, più che di film, di fumetto filmico si tratta: la sequenza di avventure impossibili che compone 007 Il domani non muore mai è richiesta dal copione e da un genere che ancora conserva il suo indiscutibile fascino. Nel diciottesimo episodio della serie James Bond, agente segreto al servizio della corona britannica, deve vedersela con un magnate dell'editoria multimediale, ben deciso a fabbricarsi in tempo reale lo scoop del secolo con l’aiuto di un generale cinese, addirittura la terza guerra mondiale. Ma sull’intricato complotto incombe, ça va sans dire, l’ombra dell'agente 007, inviato d’urgenza a Pechino, dove riceverà l’apporto di una bella spia dagli occhi di mandorla, coriacea ed agilissima. La trama a tratti perde acqua e spesso manca di verosimiglianza, ma l’aspirazione principale del film di Roger Spottiswoode (l’intrattenimento ad ogni costo), le tante sequenze altamente spettacolari ed i tanti gadgets della nostra spia preferita conducono per mano lo spettatore fino ai titoli di coda. Il tema portante della colonna sonora, da sempre un classico di ogni nuova uscita bondiana, stavolta è affidato alla voce della bella rockeuse americana Sheryl Crow.

Voto 7