Anna Marchesini
La cerimonia del massaggio
di Alan Bennett, traduzione e adattamento di Anna Marchesini, scene e costumi Sibilla Ulsamer, regia Anna Marchesini, Produzione Marisa srl, foto di scena di Federico Riva
Al Teatro Grassi dall'1 al 26 ottobre 2003 e dal 9 dicembre 2003 all'11 gennaio 2004, al Teatro della Pergola di Firenze da martedì 1 novembre a domenica 6 novembre 2005
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Presentazione La cerimonia del massaggio, Di Alan Bennett, Con Anna Marchesini
Recensione La cerimonia del massaggio, Di Alan Bennett, Con Anna Marchesini
La cerimonia del massaggio di Alan Bennet è un piccolo grande libro, ma grazie ad Anna Marchesini, il lavoro rischia di diventare anche un interessante caso teatrale. Anna Marchesini mercoledì 1 ottobre 2003 al Teatro Grassi apre la stagione delle ospitalità del Piccolo Teatro di Milano, con l'esilarante traduzione teatrale del recente successo editoriale dell'autore inglese, che ancora una volta ha realizzato un capolavoro di stile, ironia e intelligenza. Lo spettacolo, che replica fino al 26 ottobre 2003 e dal 9 dicembre 2003 all'11 gennaio 2004, è la cronaca di un servizio funebre "senza cadavere", rito tipicamente inglese in cui si ricordano i talenti e gli affetti del defunto: in questo caso le doti celebrate sono quelle di Clive Dunlop, un uomo molto amato, in tutti i sensi: trentaquattro anni, straordinario fisioterapista e dispensatore di favori sessuali, cui la folta platea intervenuta alle esequie pare aver fatto ampiamente ricorso.
"La cerimonia del massaggio - dichiara l'attrice-autrice (che è stata già interprete dei tre monologhi bennettiani: Una patatina nello zucchero, Un letto di lenticchie e L'occasione d'oro) -. E' una farsa intelligente, colta, teatrale, sofisticata ma anche no, su un ex defunto e i suoi 'commemoratori': un prete (un po' effemminato), qualche avvocato, funzionari, attrici, vip, star, cuochi famosi, mariti, mogli, un arcidiacono e qualche parrocchiano… "piccola folla eccelsa e avariata spaccato tipico dell'Inghilterra di oggi".
In questo spettacolo Anna Marchesini si propone come mattatrice e dà corpo e voce, in un crescendo di surreali equivoci, ambigue ammissioni, a una piccola folla di venti personaggi. Il tutto confermando le sue doti di performer, di interprete eclettica e intensa. Il resto lo fa un testo costruito magistralmente da Bennet come un racconto acrobatico, in cui le storie si incrociano ai ricordi, gli stati d'animo alle figure di personaggi tanto grotteschi e surreali da sembrare autentici al 100 %
Durata 1 ora e 20'
Voto
7
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