Compagnia Della Fortezza
Ultimo nastro di Krapp
Con Placido Calogero - regia di Armando Punzo
Al Carcere di Volterra - Chiesa Sotterranea, 23 e 24 luglio 2008, nei Sotterranei di Palazzo Minacci Solaini, 25 luglio 2008. Nel corso del progetto Vent'anni di teatro della Compagnia Della Fortezza dal 21 al 27 luglio 2008 al Carcere di Volterra
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Il progetto Vent'anni di teatro della Compagnia Della Fortezza ha proposto dal 21 al 27
luglio 2008 al Carcere di Volterra tre spettacoli della compagnia
della Fortezza, Il Pinocchio,
il Marat Sade e l'Ultimo Nastro di Krapp, più il Convegno dal titolo
"Venti anni di teatro della Compagnia della Fortezza - Per un teatro
stabile in carcere", le visite al teatro Renzo Graziani, il progetto di
poesia "Entro dipinte mura" nella chiesa antica del carcere, il
progetto speciale "Agriturismo Paradiso", creato apposta per l'evento
del Teatro delle Ariette e tanto altro ancora.
Due “Ultimo nastro di Krapp”: il tentativo di Punzo di mostrare una sua regia del testo
beckettiano e di importare quello
americano, di Rick Cluchey
ex detenuto di San Quintino, con la regia del drammaturgo irlandese. Cluchey va
per sottrazione, immobile a riascoltare le sue bobine, gesti impercettibili, Placido
Calogero nei sotterranei del carcere invece è in fibrillazione calda, ipercinetico
alla ricerca dell’ennesima banana, vita da sbucciare, da addentare
addentrandosi nella propria storia personale. Nel punziano non c’è astio verso
il tempo che è passato, verso la fine che incombe. La buccia viene gettata
dietro le spalle, nel Beckett
provoca un altro scivolone come se gli errori non servissero ad altro che a
ripeterli. “Cerca di essere” o “tutta quell’antica sofferenza non ti è bastata”
o ancora l’“io non esisto, sono solo il sogno di un altro” danno il senso di una
rinascita. Nell’originale le frasi da sottolineare sono “Grazie a Dio sono cose
finite ormai” o “Che cos’è un anno? Un boccone rimasticato” o ancora,
sconsolato: “Quando la felicità era ancora possibile”.
Voto
7 +
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