Va detto che Panariello
è stato davvero il toccasana per la solidarietà tutta fiorentina che si è
stretta attorno a nostro Paolo Hendel, dopo la censura al programma del sabato sera “Il cielo è
sempre più blu”, che ha fatto da pubblicità involontaria e soprattutto
gratuita per il comico che da Pieraccioni a “Le iene”
sta ancora vivendo il suo momento d’oro.
Chiamarlo un monologo antiberlusconiano sarebbe riduttivo, anche se, il “Moira Orfei
di Arcore”
e l’amico a stelle e strisce W sono tra i cavalli di battaglia della comicità a
livello mondiale: “Altri quattro anni di Bush sono
una rovina per l’umanità, ma una vera pacchia per noi comici”.
Paolo
Hendel, un po’ Benigni,
un po’ Grillo, ma decisamente in tono minore, leggermente volgare come piace
ai fiorentini, abbiamo tutti volenti o nolenti un’anima vernacolare
impressa nel Dna, si aggira tra gli argomenti più disparati non risparmiando il
Ministro dell’Istruzione, non più Pubblica, Letizia Moratti,
la “Morattona, no, non ho detto culattona,
non sono mica Tremaglia!”, e l’inossidabile Bin Laden ed il mullah ancora in
vespa, come cantavano i Lunapop, su e giù per le
montagne aspre dell’Afghanistan.
E ancora
spazio alle pubblicità, da quella sulla stitichezza, i pruriti intimi e la simmenthal, prima di bastonare ora Emilio Fede, poi
l’avvocato Taormina, “da Cogne a Bagdad, l’assassino
è sempre il vicino di casa” riferendosi alla personale candidatura per difendere Saddam Hussein, il neoso Vespa, Calderoli, “con la faccia da bambino psicopatico”, per
finire nel goliardico ed irriverente, soprattutto per John Travolto e per gli
abitanti del Nilo, ballo in stile “walk like an egiptian”,
a metà con la danza di Pulp
Fiction del divo della febbre del sabato sera con Uma Thurman.
Voto
7