Futuroma
Opera di Giancarlo Cauteruccio
Un progetto di luce di grande impatto spettacolare all'interno del progetto per le celebrazioni del Centenario Futurista: laboratorio per l'addestramento della luce - nuove iridescenze. Ideazione e regia Giancarlo Cauteruccio, ricerca ed elaborazione dei testi Gioia Costa, voci Davide Barittoni e Monica Benvenuti, elaborazione colonna sonora Giacomo De Caterini, coordinamento esecutivo del progetto visuale Paolo Calafiore
Il 20 febbraio 2009 dalle ore 21 fino a tarda notte in Piazza Venezia, Via del Corso, Piazza del Popolo a Roma
|
 |
Un progetto di luce di grande impatto spettacolare dedicato al futurismo e a Roma.
Per questo indovinato Futuroma la voce di Carmelo Bene che legge il manifesto
futurista di Tommaso Marinetti, registrata per la Rai nel 1969, poi spazio
al teatro di luce di Giancarlo Cauteruccio, che anima Il 20 febbraio 2009 dalle
ore 21 fino a tarda notte l'asse urbano compreso tra Piazza Venezia e Piazza
del Popolo.
“Questa articolata azione d'ambiente creata per la città di Roma - affermano Giancarlo Cauteruccio e Gioia Costa -. Non
può che essere considerata anche un omaggio alla scenografia che Giacomo
Balla ideò su incarico di Diaghilev per Feu d’Artifice di
Stravinskij, e che Margherita
Sarfatti definì una “danza di onde luminose e
acustiche”.
ileggendo oggi le parole chiave del movimento
futurista appare evidente la potenza dell’intuizione di quel piccolo gruppo
di artisti italiani. Erano veggenti.
In pochi anni, con manifesti, opere e con le
loro celebri serate, hanno sconvolto l’idea di arte, individuando nella
velocità, nel dinamismo nell'avvento della industrializzazione e nella
tecnologia,la rottura delle linee il carattere di una nuova era. La nostra.
Ed è proprio
rispondendo a questa suggestione che il regista Giancarlo Cauteruccio ha ideato
per il centenario
della pubblicazione del Manifesto Futurista, su invito dell’assessorato
alla cultura del Comune di Roma, un'opera d'ambiente dal titolo: Laboratorio
per l'addestramento della luce - nuove iridescenze, un progetto di architetture
di luce creato attraverso un complesso sistema laser : Piazza Venezia e Piazza
del Popolo per una notte collegate dalla luce che percorre via Del Corso,
diventando scenari di un teatro iridescente e dinamico capace di rispondere con
l'applicazione di sofisticate tecnologie alla grande sfida futurista di un
secolo fa.
Un’ampia scelta e
rilettura di alcune tavole parolibere curata da Gioia
Costa - interpretate dalle voci della soprano Monica Benvenuti e del vocalist
David Barittoni e nutrita di suggestioni
poetiche, diviene la ribalta sonora di
un teatro di luce e voce che nello spazio urbano crea una sollecitazione
percettiva inattesa che fonde i suoni della città,dell'industria ,del movimento
meccanico in un tessuto sonoro di verbalizzazioni astratte.
La sintesi delle
tavole grafiche è stata elaborata sulla base di una partitura vocale digitalizzata su campionature vocali e sonore orinali, dal repertorio futurista, a cura di Giacomo
De Caterini.
Una reinterpretazione acustica della formula movimento+velocità che provoca una sfida visibile. Il
susseguirsi delle sequenze diventa lo specchio dell’idea di città come cuore
pulsante delle accelerazioni vitali e ottimistiche che i futuristi
invocavano.
Così sulla
scrittura della luce coerente dei laser le voci spazializzate diventano quinte immaginarie di una azione
senza fili, vibrazioni in libertà, dove
moto e luce frantumano negandola,la materialità dei corpi. Giancarlo
Cauteruccio ha infatti voluto accogliere, come gia nelle sue prime performance
di fine anni '70 l’intuizione futurista del toglier di scena, teorizzata
e concretizzata con indiscutibile passione da Carmelo Bene, del quale sarà
utilizzata una registrazione del manifesto futurista di Marinetti ad opera del
grande artista in età giovanile.
Nessun interprete
dal vivo dunque in questo teatro di luce, gli unici veri protagonisti saranno
gli spettatori che si sono immersi nello scenario audio visuale per appropriarsi
delle stimolazioni sensoriali che l'opera ha inteso provocare.
Voto
8
|
 |
|