Arriva in libreria un volume che analizza in profondità un
film sottovalutato o poco visibile come Il Sorpasso, uno dei
grandi film di Dino Risi. Un'occasione ghiotta per capire e studiare
lo stile di questo regista, che nei suoli alti e bassi ci ha regalato delle
pellicole memorabili che hanno fatto la storia del cinema italiano. Una
leggerezza quella di Risi che resta lontano dalla retorica per costruire un
quadro generazionale che vive in un presente cinico, spesso mascherato dal
gusto amaro di uno sberleffo che muta in goliardia o in una cattiveria sottile.
Parlare di questo film è difficile, visto che lo stile della messa in scena e
si appartenente alla commedia
italiana, ma lo supera e si affina nelle doti di un direttore di scena
capace si di affezionarsi ai suoi personaggi sgradevoli o all'ambiente del
tempo, ma che anticipa prima di altri la decadenza di costume, con un occhio
vigile, lontano da qualsiasi lezione morale. Un opera che non rifugge dalle sue
doti di genere, ma che nella sua natura risiede le inflessioni di un autore che
riesce a dire con le immagine l'ambiguità di un mondo ormai allo sfascio, che
non sarà più come prima. La cosa che mi colpisce di più è il lavoro che ha
compiuto Mariapia
Comand, rivolto ad un essenziale lavoro di analisi rivolto alla prima
sequenza, che rappresenta il cuore del film e porta le caratteristiche di senso
che pongono l'incipit come punto chiave di questo viaggio, con riferimenti
funesti che simbolicamente sottendono l'opera. Da tutto questo risulta che Il
Sorpasso è tuttora una pellicola sfaccettata che affascina ma che all'epoca non
è stato subito un successo al botteghino, che solo grazie al passaparola degli
spettatori è diventato un campione
d'incasso nel lontano 1961, diventando ben presto uno dei titoli di punta
della nostra cinematografia, che ancora oggi ci restituisce quella forza
espressiva che contraddistingueva il cinema del grande Dino Risi. Un libro
bello e importante, che si legge velocemente, grazie ad una scrittura
stimolante che svela efficacemente i meccanismi interni della commedia e che
trasporta il lettore in un analisi viva e appassionante.
Voto
7
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