Al cinema come nella letteratura ( anche se adesso
assistiamo ad una inversione di tendenza nelle librerie ) italiana, i generi
riguardanti il giallo
o il thriller non hanno trovato un filone creativo fecondo fino ad i nostri
giorni, forse a causa di un sistema produttivo incapace di riproporre tali
trami, affetto da un eccessivo narcisismo autoriale, che porta ogni regista a
raccontare la solita storia piena di riferimenti minimali o addirittura
autobiografici. Purtroppo questo cinema in Italia non esiste più, ma per
fortuna c'è questo volume che ci ricorda il periodo che va dal 1931 al 1999 (
casi rari), suddividendo i 176 film di genere giallo-poliziesco in quattro
sottogeneri: giallo classico, gangsters stories,
"poliziotteschi" e i thrillers. Come ho detto prima, in Italia non vanta
una lunga tradizione di film gialli, visto che appaiono i primi romanzi negli
anni Trenta grazie ad una collana della Mondadori.
Nei primi film del periodo le trame erano una commistione di diversi stili che
andavano dal noir al poliziesco e che solo negli anni sessanta prende vita un
filone di pellicole ben codificate e capaci di stimolare una nuova visione sul
genere. C'è da dire che le selezioni fatti da Casadio escludono alcuni titoli importanti
per circoscrivere sul campo sui film di matrice poliziesca. Ogni capitolo è
aperto da un introduzione del curatore che descrive il quadro storico di
quell'epoca per poi lasciare lo spazio alle schede tecniche delle opere citate,
complete di trame e valutazione critiche. Quello che rende piacevole questo
libro è il suo semplice utilizzo, come manuale di guida per il lettore, che
serve a stimolare il recupero di certe pellicole rimosse dal nostro
immaginario, a dimostrazione del fatto che il
cinema di genere italiano è esistito e vale la pena riscoprire questo
filone tinto di giallo. Il lavoro scrupoloso di Casadio ci permette di
apprezzare a pieno la puntualità delle schede, auspicando un prossimo volume
riguardante il cinema horror made in Italy.
Voto
6 1/2
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