Nella seconda metà degli anni novanta, esattamente nel 1996 nasce Addictions, testata con un grande formato, copertina a colori, con una impostazione redazionale pronta a lanciare nuovi talenti, e verificare la qualità del sottobosco della narrativa italiana. Quella narrativa che ha delle difficoltà ad emergere, e che Addictions si preoccupa di promuovere con una impostazione grafica accattivante, diventando in poco tempo una delle riviste di racconti più attive in Italia. La redazione si basa molto sui racconti che vengono inviati in sede, soprattutto grazie al passaparola che questa rivista è cresciuta nel tempo, con qualità e contributi importanti da parte di autori famosi come Carlo Lucarelli o Tom Robbins. Importante la serie di interventi firmati da Fulvio Panzeri sulla narrativa italiana di questi anni, e la rubrica di Federico Gobbo che in maniera ironica critica i racconti passati nel numero precedente. La rivista ha un uscita bimestrale di norma, anche se adesso esce ogni quattro mesi, ad un costo irrisorio di lire 7500, e si può trovare nelle librerie Feltrinelli. Altro contributo importante che svolge Addictions sul piano della narrativa, è stata la decisione di pubblicare alcuni autori, e distribuirli con la propria etichetta. La sezione libri è suddivisa in i titoli Embrioni, antologia dedicata ai racconti di autori della rivista; Humus, antologia di classici latini tradotti da scrittori importanti; e una collana dedicata al giovane noir italiano. Il sito internet di Addictions è pieno di informazioni dei numeri pubblicati, con ulteriori anticipazioni sulle diverse attività della rivista. Interessante, è la sezione 4theNet, dove sono depositati i racconti che non hanno trovato spazio sulle pagine della versione cartacea. Addictions è una rivista giovane e importante per chi vuole conoscere la nuova narrativa italiana, e non solo.
Voto
7
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