Anime perdute, il cinema di Miike Takashi
A cura di Dario Tomasi con Stefano Boni e neo(N)eiga
A cura di Dario Tomasi con Stefano Boni e neo(N)eiga
Editrice Il Castoro, Museo nazionale del cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, pp.253, € 20,00
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Il cinema moderno, ha sempre sofferto per la mancanza di un
autore che potesse destabilizzare l’immaginario contemporaneo, per fagocitarlo
attraverso i rimandi multipli di un presente assoggettato ad una repentina
mutazione tecnologia ed esistenziale. Solo in un paese come il Giappone, poteva
fuoriuscirne un regista come Miike Takashi che
colmasse questo vuoto, nella sua inossidabile ricerca della forma e contenuto,
che ben rappresenta lo specchio dei tempi attuali, cogliendone le asperità
umane più grette convogliate in sentimenti aspri e vividi. L’introduzione di
Alberto Barbera palesa l’impatto mondiale che il cinema di Miike ha avuto, e
soprattutto il prologo di Dario Tomasi alla cinematografia del Nostro, ne
dimostra l’attitudine nell’appropriarsi di stili differenti con una velocità
produttiva che vanno oltre i cinque film in un anno in taluni casi,
dimostrandone la voracità artistica di un autore perennemente in moto. Quello
che stupisce è la dedizione e la cura nel dare vita a questo saggio articolato
in tre direzioni: Radici, volta a scoprire gli anfratti biografici dell’autore
e dei suoi primi passi nel V-cinema;
Percorsi, vede l’intervento di numerosi critici italiani e stranieri esperti in
cinema orientale, mettendone in luce le peculiarità essenziali e Testimonianze,
con l’incontro tra il regista e il critico Shiota Tokitoshi e una bella
intervista conclusiva. A corredare il tutto, si segnalano una filmografia
accurata con l’aggiunta dei titoli originali in giapponese e la sinossi, con la
possibilità di rintracciare i film di Miike in DVD è una corposa bibliografia.
Un regista con ben 60 lungometraggi alle spalle che ha avuto l’onore di un
importante omaggio dalla città di Torino nella veste del Museo Nazionale del cinema,
allestendo una retrospettiva completa delle sue pellicole tra aprile e maggio2006, in collaborazione
con Associazione Culturale
neo(N)eiga e Far East Film. In parallelo a questa manifestazione di
importanza mondiale è nato questo volume monografico, che restituisce nelle sue
pagine un ritratto approfondito dell’opera di Miike, diventandone da subito
elemento indispensabile per avvicinarsi alla sua monumentale filmografia, e
superando il precedente saggio inglese di Tom Mes. The cinema of Takashi Miike
per aggiornamento e contenuti.
Voto
9
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