Fino a domenica 30 maggio 2004 è in corso alla sala Sant'Ignazio del Museo Civico d'Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo un'interessante retrospettiva dedicata a Giuseppe Modica. La mostra si intitola Modica. Piero e altri enigmi, è curata da Giovanni Faccenda e illustra i rapporti enigmatici e arcani che legano da sempre la pittura dell'artista alla lezione di Piero della Francesca.
Basta pensare all'uso che Modica fa della luce (rarefatta), per pensare alla trascendenza metafisica delle opere di Piero della Francesca. Prima di tutto a quel capolavoro universale, conservato presso la Cappella Bacci, che è La Leggenda della Vera Croce.
La mostra del pittore nato a Mazara del Vallo nel 1953 si avvantaggia di questo ideale dialogo artistico. Non a caso, i curatori di un'altra mostra Da Picasso a Botero - Capolavori dell'Arte del Novecento, Giovanni Faccenda e Vittorio Sgarbi (in programma presso il Museo Civico aretino fino al 6 giugno 2004), considerano questo significativo appuntamento con la pittura di Modica come un ponte ideale, una sorta di completamento della grande rassegna di capolavori da loro stessi curata.
La mostra aretina di Modica, che ripropone anche alcune opere mostrate anche a Roma, nel Complesso del Vittoriano fino al 20 febbraio 2004, è accompagnata da un volume, edito da Allemandi, che contiene oltre al testo del curatore prof. Giovanni Faccenda Direttore Artistico del Museo Civico, un ampio saggio storico - critico di Maurizio Fagiolo dell'Arco che rintraccia e mette a fuoco l'iter antologico della complessa fenomenologia della ricerca artistica di Modica. Il volume comprende anche un testo del Sovrintendente al Polo Museale Romano prof. Claudio Strinati, una nota del prof. Salvatore Italia e uno scritto di Giorgio Soavi.
Informazioni: Ufficio Cultura 0575 377506 - 509; Fax 0575 323521
Orari: Da martedì a sabato 10,00/13,00 - 16,30/19,30. Domenica e festivi 10,00/13,00 - 16,00/20,00. Lunedì chiuso.
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