"Niente trucchi per me, che non
sia il gioco di un’ora", cantava Renato
Zero. Più che “A viso aperto”, si sarebbe potuto chiamare “Ad occhi chiusi”. Si perché
il palco sembra, con le palpebre calate, affollato di personaggi celebri. In realtà solo una donna, grande, grande, grande citando Mina, al
comando, ricordando Ferretti commentatore del ciclismo di Coppi e Bartali. Emanuela
Aureli, volto noto da “Buona Domenica” a “Domenica
In”, della premiata scuderia di Capecchi, il patron della Vega Star e di Miss Toscana, umbra
come la Bellucci ma con molte più qualità e frecce
al proprio arco, invece domina, tra canzone e battute, barzellette e
sfottò, la scena portando applausi e risate. Faccia di gomma al
femminile stile Jim Carrey.
Intona “E se domani” e sembra di sentire la Tigre di Cremona. Non una
sbavatura, non una storpiatura. Dall’alto al basso, ma
sempre con finezza: “Gli amici sono come i fagioli: parlano dietro le spalle”. Una comicità alla Vianello,
per intendersi, al quale poi dedicherà una gag con
l’inseparabile Mondaini- Sbirulino.
Il camerino dell’attore qui è svelato, portato alla luce,
alla ribalta, senza filtri come se i trucchi di scena (“mi devo truccare, ma
parecchio”, dice con soffice autoironia) non servissero più. Cabarettista,
cantante, trasformista: “Sono un condominio di presenze”, confessa tra lo
psicologico paranoico ed il mistico. Ed ecco alternarsi sul
palco un ticchettoso Albano
frenetico, il giudice Santi Licheni con la classica calata sarda
arteriosclerotica, per poi toccare alte vette con un “Vincerò” da Arena di
Verona da fare impallare il foulard di Big Luciano. Tra il
pubblico ad applaudirla un Alessandro
Paci in forma, Matilde Brandi
sempre con addominali d’acciaio, il bel Luca Calvani
(il vincitore dell’Isola), Claudio Martini, governatore della Regione, sempre
più mix tra Lippi, ct mundial, e Paul Newman. Spazio
alla canzone, dove la Aureli brilla: Vasco Rossi alcolico in bandana quasi berlusconiana
ed una Fiorella
Mannoia suadente
in “Quello che le donne non dicono”, una Giorgia gatta avvolgente, una Oxa
pantera in “Quando nasce un amore”, una Gianna Nannini
roca e dura con “Sei nell’anima”. Appare Sofia Loren impalata, “mi hanno attaccato male il collo”, che mugola a denti stretti
con l’accento napoletano ed andandosene infila il must hollywoodiano “Robertoooooo”. Ma non finisce qui
perché arrivano, chi di soppiatto, Pino Daniele, chi prorompente, dolce la sua
Orietta Berti, stralunata Valeria Marini, una Patty Pravo che strascica le parole con la
bocca impastata “Dimmi che non vuoi morire”, fino all’esilarante, ma mai
offensiva (ricordiamo Ceccherini in “Quei bravi racazzi”), imitazione di Rita Levi Montalcino.
Voto
8
|
 |
|