Napolisciosciammocca
Cauteruccio canta Napoli
Un omaggio a Eduardo, a Leo De Berardinis, Tony Neiwiller ed Enzo Moscato, attraverso le canzoni. Scene e luci Loris Giancola, elementi video Alessio Bianciardi, consulenza musicale Annagiusi Lufrano, suono Marco Cardone. Regia Giancarlo Cauteruccio
Dal 3 al 15 gebbraio 2015 al Teatro Studio di Scandicci
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Cauteruccio si dà alla musica e canta
Napoli. Si chiama Napolisciosciammocca il nuovo spettacolo – canzone In cui il regista calabrese rincorre le sue smanie cantautorali. E lo fa in grande visto che quella dedicata a Napoli è il primo atto di una trilogia sulle città di mare che Giancarlo
Cauteruccio ha ideato. Le prossime tappe saranno Genova e Trieste (nel 2016
Genova canta il tuo canto e nel 2017 Trieste nel vento).
Ma, torniamo a questo primo viaggio,
che inizia con la città partenopea
e in particolare con gli omaggi a Eduardo De Filippo,
Leo De Berardinis, Antonio Neiwiller, Enzo Moscato.
Da sempre legato all'architettura, in questo singolare progetto Cauteruccio si districa fra luoghi, i paesaggi e sentimenti, lasciandosi attraversare dalle canzoni del grande repertorio, (da ‘O sole mio a Torna a Surriento), per restituirne un'energia inattesa e, per certi versi, tragica.
Napoli è per eccellenza la città che canta, ma anche quella che viene cantata nel mondo. Un luogo che contiene in sé una drammaturgia della musica che da
sempre la definisce, nonostante le emergenze del presente.
Lo spazio è scandito dalle istallazioni di Loris Giancola, che firma scene e luci, dagli elementi video di Alessio Bianciardi,
mentre consulenza musicale di Annagiusi Lufrano e il suono curato da Marco Cardone creano atmosfere variegate. Giancarlo Cauteruccio, che cura anche la regia, si inoltra nella dissonanza della voce e del corpo, reso impotente davanti all’armonia che si disgrega nel paese del sole e del mare e in una terra che sovente viene nominata come terra dei fuochi. E quel canto d'amore, di bellezza, di gioia, di malinconia, misto a ricordi personali e dediche a grandi autori come Totò e Pino Daniele, si fa spesso dolore.
Cauteruccio in Napolisciosciammocca mette in evidenza tutta la sua carnalità teatrale che esprime anche ponendo al centro dell'opera
il suo stesso corpo. Come fece lavorando sulla sua lingua madre in U juocu sta’
finisciennu (Finale di Partita) di Samuel
Beckett e con il poemetto Panza
– Crianza – Ricordanza.
Gli incassi della replica di venerdì 13 febbraio 2015 saranno devoluti dalla compagnia a FILE
– Fondazione Italiana di Leniterapia Onlus e il costo dei biglietti per quella replica è di 14 euro, senza riduzioni.
La compagnia segnala che in occasione delle repliche di Napolisciosciammocca vengono riservati dei biglietti omaggio ai partecipanti di BIBLIOMONDO/BiblioteCaNova Isolotto, progetto che si ispira al riconoscimento di una
pluralità delle forme di conoscenza presenti nel mondo, con la finalità di favorire la connessione e l'interscambio fra idee e persone di diversa nazionalità. Un esempio di cittadinanza consapevole dove
l'istituzione pubblica è riconosciuta come luogo accoglienza e sviluppo.
Voto
7 +
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