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  14/03/2025 - 07:22

 

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Mondo corto
Il reportage di Scanner sui giovani autori promettenti
La situazione del cortometraggio nel panorama italiano
Il nostro prossimo futuro nella settima arte

 




                     di Matteo Merli


Dopo il successo a Cannes delle pellicole di Matteo Garrone e Paolo Sorrentino, si è imposto nel nostro paese una nuova ventata di giovani autori promettenti, che scalzano i nomi noti dalle pagine dei giornali nazionali ed esteri. Questa conferma, certamente non stupisce gli addetti ai lavori, poiché e da tempo che registi come Crialese, Vicari, Torre, Munzi, Marra, ecc., si sono affermati in diversi festival; ma apre un nuovo spiraglio sul mondo sommerso del cortometraggio italiano: bacino di base per cogliere nuove gemme per il nostro prossimo futuro nella settima arte. Tra queste, sicuramente bisogna scoprire Andrea Lodovichetti, regista di Fano, assistente sul set negli ultimi film di Sorrentino, è un regista promettente nel proporsi su diversi registri narrativi, come dimostrano i suoi lavori, quali: Untitled-storie senza nome, Fragile, oppure l’incursione nel cinema in costume con Il diavolo, e l’ultimo Sotto il mio giardino, racconto d’infanzia intriso del sapore amaro nella consapevolezza di un mondo adulto oscuro, che priva di affetti e certezze e che ha trionfato al festival video on line promosso da Spike Lee, Babelgum On Line Film Festival. Altra voce originale è Michele Pastrello, nato in provincia di Venezia, ha le sue diramazioni in un horror che mira a scandagliare gli anfratti dell’animo umano, come dismostrano opere come: Nella mia mente e Sangue del mio sangue; ora ha terminato 32 sul tema della brutalizzazione del paesaggio, e intervenendo sempre con una cifra stilistica pertinente a creare una suspense vibrante nel cogliere gli annosi problemi derivanti dalla distruzione ambientale. Altro nome da annotare è certamente Massimo Coglitore, regista siciliano, autore di film brevi in 35mm, che hanno fatto molto parlare di sé, tra Uomo di carta e il thriller Deadline che ha riscosso un certo successo nei festival; successivamente ha girato un film per Raifiction, Noi due e si sta preparando a debuttare con il lungometraggio Countdown di imminente produzione. Andrea Jublin, diplomato alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova è il nome emergente del momento, visto la candidatura della sua ultima fatica, Il supplente, come miglior cortometraggio agli Oscar 2007, sul mondo della scuola e visti i suoi precedenti successi: Grazie al cielo e Coraggio. Coraggio. Coraggio; dimostrano un talento espressivo modulare nel proporsi nella comemedia, in una chiave interpretativa nuova e svincolante dai modelli attuali italiani. Giovanni Covini, milanese di nascita, è un accanito ricercatore delal verità, come sguardo intrinsico delle cose e delle persone e i suoi lavori testimoniano questa sua ricerca personale, vedi: Un’inguaribile amore, oppure Una cosa normale fino al penetrante A tutto quello che si muove. Da Faenza arriva Samantha Casella, autrice dal taglio pittorico incisivo come si intravede in Juliette o Non chiudere gli occhi per arrivare al suo primo lungometraggio indipendente, Giro di giostra, viaggio fantasmagorico nei recessi affettivi di due giovani, spinti verso una emozione forte e senza confini. Vito Palmieri lascia la sua impronta sulla scena italiana, con il pluri premiato Tana libera tutti, delicato racconto di infanzia e Al mare, dimostrando un acume per storie piccole ma ancorate ad una affettività umana che lascia presagire una mano professionale di indubbio interesse. Un vasto panorama di nomi e cognomi, che in un futuro prossimo potrebbe rinverdire il nostro panorama cinematografico.

Voto 8 

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