Tutta la vita davanti
Regia di Paolo Virzì
Cast: Sabrina Ferilli, Isabella Ragonese, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Claudio Fragasso, Elena Arvigo; commedia; Italia; 2008; C.
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Baci e abbracci
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Tutta la vita davanti
La prima cosa bella
Il capitale umano
In
Scozia hanno la fortuna di avere Ken Loach, un cineasta capace come pochi altri
di scattare fotografie a mezzo tra documentario e denuncia sulle falle della
propria società. Nel Belpaese invece abbiamo il buon Paolo Virzì, che da sempre
ha un debole per la commedia a sfondo sociale ma stavolta pare essersi ispirato
fin dalla locandina di Tutta
la vita davanti al mitico quadro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il
quarto stato, dove il popolo avanza speranzoso verso i propri diritti di
contro al vasto gruppo dei lavoratori precari contemporanei che camminano senza
muoversi verso il nulla dei propri diritti professionali. E il film non a caso
tratteggia un quadro ironicamente impietoso del variegato mondo del precariato,
un popolo di lavoratori giovani, sottopagati e privi di prospettive, condannati
contrattualmente ad uno stato di sottoccupazione permanente. Costruito con una
struttura corale ed ambientato in un call center romano, Tutta la vita davanti ha per protagonista Marta, una giovane
neolaureata in filosofia: dopo aver accantonato le proprie legittime
aspettative accademiche, desiderando entrare nel mondo del lavoro, Marta si
vede costretta ad accettare un impiego come venditrice telefonica del Multiple,
un futuribile elettrodomestico. Ben presto la giovane studiosa si ritrova
inglobata in un variopinto crocevia di umanità precaria, circondata da colleghe
spesso prive di un’adeguata istruzione e di interessi, a prescindere dalla
diffusa passione per il “Grande Fratello” e per il mondo iattante ed
esibizionista dei reality TV. Eccitata e incuriosita dallo strano magma
professionale in cui è finita, la povera Marta comincia le sue giornate in un
call-center che si risveglia e si predispone alle vendite con le danze
motivazionali: dietro una facciata dorata e melliflua le disillusioni della
vita reale non tardano a svelarle i meandri dell’occupazione precaria. Con
Marta avremo modo di scoprire alcune facce rappresentative di questa irreale
realtà professionale: c’è la maschera tragicomica della capotelefonista
Daniela, c’è l’emotivo ma
sfigato venditore Lucio (peraltro innamorato senza storia), c’è il dinamico
amministratore delegato Claudio, che ha il sorriso perennemente stampato in
faccia ma una vita privata che non fa ridere affatto, c’è la svampita
ragazza-madre Sonia (avvenente ex ballerina del piccolo schermo), e c’è infine
anche Giorgio,
un sindacalista in caduta libera sul fronte degli ideali. Ne emerge un
quadro dolceamaro della società contemporanea, fotografata in modo caustico ed
allegro al tempo stesso, dalla prospettiva assai rappresentativa di una
generazione malpagata ed insicura dal punto di vista occupazionale che cerca di
avanzare a denti stretti verso il sole di un avvenire… forzatamente precario.
Nel cast, accanto alla protagonista Isabella Ragonese, figurano Sabrina Ferilli
e Massimo Ghini (già attori virziani di lungo corso), e due tra i giovani
attori più bravi sulla scena italiana, Valerio Mastandrea ed Elio Germano. Da
non perdere.
Tutta la vita davanti, regia di Paolo Virzì, con Sabrina Ferilli, Isabella Ragonese, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Claudio Fragasso, Elena Arvigo; commedia; Italia; 2008; C.; dur. 1h e 57’
Voto
7½
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