L'ultimo samurai
Regia di Edward Zwick
Cast: Tom Cruise, Ken Watanabe, Timothy Spall, Billy Connolly, Darin Fujimori, Seizo Fukumoto, William Atherton; avventura; Usa; 2003; C.
|
 |
L'ultimo samurai
Amore & altri rimedi
L’ultima
fatica di Edward Zwick, autore di Glory e Attacco al potere, è
un’efficace contaminazione tra il western ed il mito dei samurai già
immortalato sul grande schermo dal grande Akira Kurosawa, per certi versi un
nuovo genere che è già stato etichettato come eastern, in
quanto appartenente all’ondata di film sul Sol Levante, o sushi western,
in omaggio all’epico sottogenere spaghetti western inventato da Sergio
Leone negli anni Sessanta. In effetti ne L’ultimo samurai tutte
le categorie sopra citate convivono felicemente in una miscela narrativa dal
respiro leggendario, che accorpa senza soluzione di continuità il mito della
frontiera, lo scontro tra tradizione e progresso del XIX secolo, il contrasto
tra Oriente e Occidente, la stratificata etica dei samurai ed il viaggio
iniziatico di un neofita nei meandri della medesima, l’onore e l’avventura,
azione pura (per una volta senza effetti speciali), e l’immancabile pizzico di
poesia e romanticismo in sottofondo. Ma entriamo senz’altro nel merito della
trama de L’ultimo
samurai: nel 1876 l’ufficiale nordamericano Nathan Algren, reduce dai
sanguinari conflitti con gli indiani agli ordini del mitico Generale Custer,
accetta di trasferirsi in Giappone per addestrare l’esercito dell’imperatore
nipponico sull’uso delle armi da fuoco. Nel paese del Sol Levante è già in atto
un processo di trasformazione per avviare il paese all’industrializzazione: il
progetto modernizzante dell’imperatore è entrato però in rotta di collisione
con un gruppo di samurai tradizionalisti, un tempo adibiti alla difesa dei
confini nazionali. Durante il primo scontro tra le truppe imperiali e gli
ultimi samurai, Algren resta ferito e viene catturato dai suoi avversari, con cui
sarà costretto a trascorrere un inverno nell’attesa che le nevi si sciolgano.
La pausa forzata delle ostilità permette al protagonista
d’imparare a conoscere Kasumoto, il leader nemico, e di scoprire la complessa
cultura dei samurai, coraggiosi guerrieri pronti a morire per difendere il loro
codice d’onore ma allo stesso tempo filosofi ed artisti di grande sensibilità.
Affascinato dal carisma di Kasumoto ed intrigato dalla di lui sorella Kata, in
vista del riaccendersi del conflitto, Algren imparerà a scendere a patti con i
propri demoni interiori e sarà infine costretto a decidere da che parte
schierarsi. L’esito dell’impari conflitto tra i ‘buoni’ tradizionalisti ed i
‘cattivi’ progressisti è annunciato al pari dell’ipotetico happy ending,
ma il film nel complesso
non delude rivelandosi antimilitarista da cima a fondo, pur incentrato in gran
parte sulla teoria e tecnica della guerra. Il tutto amalgato a dovere in una
spettacolare macchina d’intrattenimento da 140 milioni di dollari di budget,
girata tra Giappone, Nuova Zelanda e Usa ed illuminata da una convincente prova
di Tom Cruise, che
per interpretare L’ultimo samurai si è allenato per un anno nelle arti
marziali ed ha dovuto metter su dieci chili di muscoli per padroneggiare
adeguatamente la katana: ma sembra esserne valsa la pena se già sono partite
voci insistenti su una sua prossima nomination all’Oscar. Ad onor del
vero l’interpretazione dell’ex marito di Nicole Kidman resta
nettamente una spanna sotto quella di Ken Watanabe, intenso e magnetico nei
panni del ribelle Kasumoto.
L'ultimo samurai - The Last Samurai, regia di Edward Zwick, con Tom Cruise, Ken Watanabe, Timothy Spall, Billy Connolly, Darin Fujimori, Seizo Fukumoto, William Atherton; avventura; Usa; 2003; C.; dur. 2h e 24'
Voto
7
|
 |
|