Prova a incastrarmi
Onora il padre e la madre
L’ultima
fatica del vecchio Sidney Lumet dietro la macchina da presa è un giallo di gran mestiere,
squadernato con uno stile che sembra concepito in laboratorio per sorprendere
gli spettatori mostrando loro la trama da nuove prospettive che arricchiscono
la storia iniziale, di cui avremo un quadro chiaro quanto sconsolante soltanto
alla fine, un quadro che pare l’esemplificazione della stessa società
americana, complessa, avida ed in crisi d’ideali. Eppure i coniugi Charles e
Nanette Hanson hanno educato i loro figli al meglio: il maggiore, Andy, è
sposato con la bella Gina ed è
un dirigente di una grande azienda; suo fratello Hank invece è fresco di
divorzio ed ha qualche problema per pagare alla moglie gli alimenti, necessari
soprattutto per pagare l’esclusiva scuola privata dove ha iscritto l’adorata
figlioletta. Ma è vero questo tutto sommato confortante quadro familiare in cui
vivono i personaggi di Onora il padre e la madre? Con lo scorrere delle
sequenze scopriamo la realtà che si nasconde dietro la facciata rassicurante: Andy
vive al di sopra delle sue possibilità, attinge alle finanze della società di
cui gestisce il settore finanziario per pagarsi il vizio della droga, ha in
vista una verifica contabile che smaschererà i suoi imbrogli e, pur essendo
innamorato della moglie, il suo matrimonio traballa. Ecco dunque che, per
aiutare se stesso ed il fratello minore (che peraltro è l’amante della
cognata), concepisce un piano apparentemente perfetto: rapinare la piccola
gioielleria di famiglia – in cui entrambi hanno lavorato e di cui conoscono
orari e combinazioni –, vendere la refurtiva per pagare i rispettivi debiti e
risollevarsi, peraltro senza nessun costo per i genitori, che l’assicurazione
provvederebbe a risarcire del furto. Sembrerebbe un gioco da ragazzi in cui
nessuno può farsi male e nessuno alla fine perde nulla: ma il povero Hank non
se la sente di minacciare la vecchia commessa dei genitori con una pistola e
allora coinvolge un losco individuo nel piano, riservandosi il ruolo di palo e
autista. Ma l’incerto è sempre in agguato: quel giorno per caso è la madre a
sostituire la commessa e, pur ferita a morte dal rapinatore, riesce ad
ucciderlo. Andy e soprattutto Hank, afflitto dal rimorso, cercano di limitare i
danni: mentre la polizia brancola nel buio sarà il vecchio
padre a rimestare nel torbido, ben deciso a scoprire una verità scomoda
quando terribile da affrontare. Alla fine niente sarà più come prima e tutti i
personaggi si ritroveranno coinvolti in un vortice emotivo dalle devastanti
conseguenze, con una cinica escalation di violenza che non risparmierà
nessuno. Onora il padre e la madre è un noir all’insegna
della destrutturazione narrativa che i fratelli Coen avranno senz’altro
apprezzato. Da segnalare la prova strepitosa offerta dal cast nel suo
complesso. Assolutamente da non perdere.
Onora il padre e la madre - Before the devil knows you're dead, regia di Sidney Lumet, con Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Amy Ryan, Rosemary Harris, Alex Emanuel, Jack Fitz, Guy A. Fortt, Edwin Freeman, Natalie Gold, Sakina Jaffrey, Sarah Livingston; drammatico/giallo; U.S.A.; 2007; C.; dur. 2h; V.M. 14
Voto
8
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