Ma che colpa abbiamo noi
Regia di Carlo Verdone
Cast: Carlo Verdone, Margherita Buy, Anita Caprioli, Stefano Pesce, Antonio Catania, Lucia Sardo, Max Amato, Raquel Sueiro, Luciano Gubinelli; commedia; Italia; 2002; C.
Terapia di gruppo a tempo di commedia
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Viaggi di nozze
Ma che colpa abbiamo noi
L'amore è eterno finché dura
Con
Ma che colpa abbiamo noi Carlo
Verdone sembra aver deciso di saltare indietro nel tempo, all’incirca dalle
parti di Maledetto il giorno che t’ho incontrato, alla ricerca di una
commedia sofisticata e non del solito film brillante giocato sul suo innato
trasformismo attoriale. La storia, ambientata a Roma, comincia con un’esilarante sequenza
d’apertura in cui ci vengono mostrate otto persone sedute intorno alla
scrivania dell’attempata e taciturna psicanalista che coordina le sedute
terapeutiche del gruppo e che muore davanti agli occhi degli iperagitati pazienti
nonostante i loro frenetici sforzi di rianimazione. Gli otto
protagonisti sotto analisi di Ma che colpa abbiamo noi nella vita di
ogni giorno sono persone decisamente diverse, unite soltanto dall’ora settimanale
di terapia di gruppo e dal comune malessere psicologico che li ha costretti
ad affidarsi alle cure di una psicanalista: c’è il cinquantenne divorziato
(interpretato da Verdone) e succube
di un padre-padrone decisionista ed onnipresente che continua a trattarlo come
un bambino; c’è una bella insegnante in perenne attesa dell’amante sposato e
maniacalmente ossessionata dall’ordine delle sue innumerevoli scarpe (una Buy perfettamente in
parte); e il trentenne gay che aspetta senza speranza l’amante sposato con
famiglia; e un maturo orchestrale del tutto asservito alla madre vecchia e
bigotta; e la cinquantenne estrosa ossessionata dalla paura d’invecchiare; e la
bella studentessa bisognosa d’amore che sfoga la sua ansia nei dolci; e un
fedifrago sbattuto fuori di casa che combatte l’insonnia dormendo in treno;
ed infine un trentenne ossessionato dai suoni. Tuttavia, nonostante lo sgomento
iniziale per la perdita della guida comune – e dopo qualche infruttuoso
tentativo di affidarsi ad altri guru della psiche –, i
nevrotici protagonisti decidono di continuare la terapia di gruppo con
un’insolita forma di autogestione, un esperimento che si rivelerà fallimentare e di
breve durata, anche se i reduci, ritrovatisi al funerale dell’unico paziente che aveva
rifiutato di prendervi parte (finito suicida), si concederanno un ultimo
tentativo durante un weekend in agriturismo: durante il confronto finale impareranno,
in qualche modo, a convivere con le rispettive nevrosi. Per le tematiche
affrontate tra le righe di Ma che colpa abbiamo noi s’intravede una
limpida ispirazione
alleniana, mentre per l’impianto corale Verdone ha
attinto all’esperienza maturata ai tempi di Compagni di scuola: nel
complesso una
commedia priva di ossessioni per il ritmo e per le battute facili, capace
di far sorridere ed allo stesso tempo suscitare sani spunti di riflessione
sulle ansie dell’uomo contemporaneo.
Ma
che colpa abbiamo noi, regia di Carlo Verdone, con
Carlo Verdone, Margherita
Buy, Anita
Caprioli, Stefano
Pesce, Antonio Catania, Lucia Sardo, Max Amato, Raquel Sueiro, Luciano
Gubinelli; commedia; Italia; 2002; C.; dur. 2h
Voto
7
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