Kill Bill - Vol. 2
Regia di Quentin Tarantino
Cast: Uma Thurman, David Carradine, Daryl Hannah, Michael Madsen, Vivica A. Fox, Lucy Liu, Samuel L. Jackson; az./comm./thril.; Usa; 2003; C.
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Pulp Fiction
Jackie Brown
Kill Bill - Vol. 1
Kill Bill - Vol. 2
Bastardi senza gloria
Django Unchained
C'era una volta... a Hollywood
L’acuminato
itinerario di vendetta della Sposa innominata (o soprannominata Black Mamba)
riprende chiarendo i non pochi dubbi di cui Quentin Tarantino con fosforica
perfidia si era divertito a disseminare Kill Bill - Vol. 1:
nel sequel – per quanto il film sia stato concepito senza soluzione di
continuità e presentato in due parti per esigenze di distribuzione – si
comincia con lo scoprire che l’anagrafe della protagonista corrisponde al nome
di Beatrix
Kiddo (nella prima parte parte un beep provvedeva sempre a coprirlo),
e si continua con le sue prossime vittime designate, ovvero Budd e la letale
Elle Driver, entrambi presenti al suo matrimonio affogato nel sangue. Il primo
le darà non poco filo da torcere, con la seconda si verificherà uno scontro tra
bad girls dalla dinamica selvaggia ed altamente spettacolare. E alla
fine la Sposa dovrà uccidere anche il buon Bill, perché i cammini di vendetta
vanno portati fino in fondo. E, se nel percorrerli succede di scoprire che la
figlia, già pianta per morta, è invece ancora viva, può anche capitare di
assistere ad una clamorosa sterzata melodrammatica quale la metamorfosi della
protagonista in madre. Perché il cinema di Quentin Tarantino
è estremo, si sa, e conglomera generi, riesuma musiche disperse nei meandri del
tempo, ricicla vecchi maestri di culto ed affila le lame stinte di generi dati
per defunti. Tra un primissimo piano alla Sergio Leone e una sequenza
coreografica di combattimento dal perfetto manuale del cinema d'azione
orientale, si arriva al finale molti colpi ferendo insieme alla struggente
protagonista, una magnifica Uma Thurman che si
conferma perfetta nel ruolo di ex vittima elevata al rango di spietata
vendicatrice. In Kill Bill – Vol. 2 finalmente entra in scena anche il
fantomatico Bill, interpretato da David Carradine, già noto protagonista del
serial televisivo “Kung Fu” e da allora idolo tarantiniano. Se Kill Bill -
Vol. 1 intrigava per la caotica fantasia narrativa – plot
destrutturato, un ispirato inserto anime, una roboante e variegata
colonna sonora – con cui Tarantino si divertiva a propinarci l'implacabile
cammino di vendetta della sposa (che è un piatto da consumarsi freddo, come
recitava l’antico proverbio Klingon premesso al film), in Kill Bill - Vol. 2 la storia
va completando i molti buchi narrativi aperti dalla prima parte, si sviluppa in
modalità più classiche, acquieta il proprio ritmo interno (anche per la soundtrack
meno ispirata) senza però rinunciare ad occasionali sterzate parentetiche né
sorprese ad effetto: ecco allora l'imperdibile tirata di Bill su Superman, il memento
dell'apprendistato marziale della sposa (che torna utile se sei sepolta in una
bara sotto terra...), l'emozione della figlia ritrovata e, dulcis in fundo,
la mossa segreta che dopo cinque passi muori. Da segnalare i fantastici titoli
di chiusura, un vero ludibrio per lo spettatore che senza colpo ferire è
arrivato fin qua e desidera un efficace riepilogo della situazione. Formalismo
allo stato puro, insomma. Tarantino al cento al cento. Una vera goduria per
cinefili e non – perché il gioco dei rimandi molteplici si può apprezzare anche
parzialmente, il film si fa guardare comunque con sommo diletto –: nel complesso delle due pellicole siamo
decisamente dalle parti del capolavoro, una miscela esplosiva di generi off
recuperati dal limbo cinematografico e shakerati ad arte, ma Le iene e Pulp Fiction restano
comunque una spanna al di sopra.
Kill Bill - Vol. 2, regia di Quentin Tarantino, con Uma Thurman, David Carradine, Daryl Hannah, Michael Madsen, Vivica A. Fox, Lucy Liu, Samuel L. Jackson; az./comm./thril.; Usa; 2003; C.; dur. 1h e 50'
Voto
8
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