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  14/03/2025 - 18:15

 

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Frost/Nixon - Il duello
Regia di Ron Howard
Cast: Michael Sheen, Frank Langella, Kevin Bacon, Sam Rockwell, Rebecca Hall, Toby Jones, Matthew MacFadyen, Oliver Platt; drammatico; U.S.A./Gran Bret./Francia; 2008; C.

 




                     di Paolo Boschi


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Frost/Nixon - Il duello
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L’ultima fatica di Ron Howard dietro la macchina da presa, dopo la deludente prova de Il codice da Vinci (e prima della nuova traslazione browniana di Angeli e dei), è Frost/Nixon, ispirata all’omonima pièce teatrale di Peter Morgan, passata con successo per i palcoscenici di Londra e di New York – lo stesso Morgan peraltro si è occupato della sceneggiatura del film, il che è una garanzia considerando il livello dei suoi lavori precedenti (The Queen e L’ultimo re di Scozia) –. Tutto prende avvio ovviamente con lo scandalo Watergate che nel 1974 costrinse Richard Nixon alle dimissioni dalla carica di presidente degli Stati Uniti, un primato in negativo mai verificatosi prima in America, che promosse il vicepresidente Gerald Ford alla carica più ambita d’America e la nazione a stelle e strisce in un comprensibile stato di confusione politica. Successivamente Nixon, che durante la sua gestione cosiddetta ‘imperiale’ aveva più volte abusato del proprio potere, riuscì comunque ad evitare un’incriminazione ufficiale per il caso Watergate, passò attraverso un provvidenziale malessere che distolse l’attenzione dai suoi errori politici e tacque per tre lunghi anni nonostante numerose richieste in tal senso da parte dei mass media, interessati ovviamente più che altro ad interpellarlo in merito al Watergate – da notare che la desinenza -gate proprio da questo scandalo cominciò ad essere utilizzata dalla stampa per indicare i casi politici imbarazzanti e controversi –. L’ex presidente decise invece di accettare la richiesta di una lunga intervista di otto ore in quattro parti propostagli dall’anchorman britannico David Frost, che con questo colpo intendeva rilanciare la sua fortuna televisiva in America. Nixon d’altro canto intendeva servirsi di Frost, ritenuto inesperto dal punto di vista giornalistico, per riproporsi al proprio paese con tono presidenziale – oltre che per il ricco compenso dell’intervista, un record per l’epoca –. Entrambi sottovalutavano la forza del proprio avversario, ma alla fine anche il meno accreditato Frost riuscì a centrare Nixon con colpi imbarazzanti. Dal punto di vista narrativo Frost/Nixon è costruito per l’appunto come un incontro di boxe, con tanto di allenamenti preliminari dei due contendenti, due borse in palio (e diversificate) per entrambi, quattro round senza esclusioni di colpi e la suspense che caratterizza ogni grande match. L’intervista fu un successo, divenendo una pagina storica del piccolo schermo. Nel notevole cast brillano i due bravissimi protagonisti, che hanno interpretato i rispettivi personaggi anche sui palcoscenici teatrali; Frank Langella in particolare è semplicemente strepitoso nel dare corpo e cuore ad un personaggio controverso come Nixon, giocando con ironia anche sui suoi caratteristici difetti, come l’ossessione per le cimici acustiche e lo spionaggio, o l’avidità, cui allude consigliando con serietà a Frost di sposare prima possibile la sua splendida nuova fiamma in quanto residente a Monaco, per non pagare le tasse – ricordate la leggendaria battuta di Woody Allen? “Nixon era un bravo presidente, però quando usciva dalla Casa Bianca il servizio d’ordine contava l’argenteria” –. Howard ci presenta l’intervista con un montaggio ben ritmato, alternandola con i commenti dietro le quinte dei rispettivi team di supporto dei due ‘lottatori’, fino al (noto) finale che, quando arriva, sorprende comunque per la sua energia. Un bel film, che si merita le sue cinque nomination agli Oscar ma che rischierà di coinvolgere soprattutto un pubblico capace di apprezzare un cinema parlato come Americani o The Big Kahuna

Frost/Nixon - Il duello (Frost/Nixon), regia di Ron Howard, con Michael Sheen, Frank Langella, Kevin Bacon, Sam Rockwell, Rebecca Hall, Toby Jones, Matthew MacFadyen, Oliver Platt; drammatico; U.S.A./Gran Bret./Francia; 2008; C.; dur. 2h e 2’

Voto 7½ 

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