La contessa bianca
Regia di James Ivory
Cast: Ralph Fiennes, Natasha Richardson, Vanessa Redgrave, Lynn Redgrave, John Wood, Madeleine Potter, Allan Corduner; drammatico; Gran Bret./U.S.A./Germ./Cina; 2005; C.
Dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro
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The golden bowl
Le divorce
La contessa bianca
L’incontro tra James Ivory e Kazuo Ishiguro si era
già felicemente consumato con l’intenso Quel
che resta del giorno nell’anno di grazia cinematografica
1993. Al secondo, atteso banco di prova della coppia, ovvero
con La contessa bianca, la magia si
ripete solo a tratti e soprattutto in virtù delle notevoli performances attoriali dei due protagonisti, Ralph Fiennes e
Natasha Richardson, mentre qualcosa della fonte letteraria finisce inevitabilmente
per perdersi per l’oggettiva complessità dell’ambientazione storico-geografica
dell’omonimo romanzo di Ishiguro. La vicenda prende avvio a Shangai nel lontano
1936: la variopinta capitale del Sud-Est asiatico è un calderone multirazziale
che assortisce soldati, faccendieri, diplomatici, esponenti della malavita
organizzata, rifugiati politici e facoltosi uomini d’affari. In siffatto
variegato contesto i destini dei due protagonisti
finiscono fatalmente per incrociarsi: l’americano
Jackson, un ex diplomatico non vedente che ha perso tragicamente la propria
famiglia, conosce la bella Sofia, nobile russa in esilio dopo la rivoluzione
del 1917, una vedova che per consentire di sopravvivere alla famiglia del
defunto consorte da tempo ha cominciato ad arrangiarsi, lavorando come
ballerina nei locali notturni e talvolta prestandosi anche ad attività non
proprio legali. L’incontro tra i due protagonisti non a caso si
verifica in un locale notturno, con Sofia che provvidenzialmente si fa
accompagnare fuori da Jackson strappandolo alle mire di certi loschi figuri. Il
protagonista, che passa il suo tempo visitando i vari locali di Shangai
vagheggiando il giorno in cui aprirà il suo
locale, con Sofia trova il tassello del puzzle che continuava a sfuggirli: insieme a
lei aprirà dunque la Contessa Bianca,
il locale perfetto dove il tempo smette di procedere nel suo inesorabile
cammino, lasciando in una sorta di limbo i problemi e gli affetti irrisolti dei
due protagonisti, finché entrambi saranno bruscamente
reclamati dalla violenza della storia, che darà loro occasione di riconoscere
se stessi. La contessa bianca
è un dramma d’epoca di rara intensità e dotato di un’impeccabile messinscena,
purtroppo James
Ivory non è riuscito ad infondervi abbastanza ritmo, mancanza che
fatalmente fa risaltare le tortuosità narrative di una storia che in effetti risulta un po’ troppo lunga. Comunque
da vedere.
La contessa bianca - The white countess, regia di James Ivory, con Ralph Fiennes, Natasha Richardson, Vanessa Redgrave, Lynn Redgrave, John Wood, Madeleine Potter, Allan Corduner; drammatico; Gran Bret./U.S.A./Germ./Cina; 2005; C.; dur. 2h e 15’
Voto
6/7
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