La 74ma edizione del Festival di Cannes si terrà dal 6 al 17 luglio e punta a riprendersi il suo posto da prima della classe per quanto riguarda i festival cinematografici. L’immarcescibile direttore artistico Thierry Frémaux ha fortemente voluto il festival nonostante le notevoli difficoltà organizzative che comporteranno diverse misure restrittive, assai complesse da gestire per i partecipanti. Il cinema ritrova la bellissima località di Cannes, sfoggiando una selezione di ottimo valore, formata da 24 titoli in concorso, 18 in Un Certain Regard, 11 fuori concorso (includendo Midnight e Special Screenings) e 10 titoli nella nuova sezione Cannes Premières.
Un solo italiano in corsa per la Palma d’oro e sarà Nanni Moretti che proviene dalla selezione del 2020, “Moretti è stato paziente e ha aspettato quest’anno, lo ringraziamo” ha dichiarato Frémaux scherzando che “Moretti e pazienza suonano come un ossimoro”. Al fianco del cineasta romano che, naturalmente concorre con l’atteso Tre piani (già programmato nelle sale italiane dal 23 settembre), sfileranno 23 suoi colleghi da ogni angolo del pianeta, fra cui quattro registe: l'ungherese Ildikó Enyedi, e le tre francesi Mia Hansen-Love, Catherine Corsini e Julia Ducournau. In competizione ci sono inoltre: Leos Carax (Annette, film d’apertura) e Paul Verhoeven (Benedetta), e con loro gli statunitensi Sean Penn (Flag Day), Wes Anderson (The French Dispatch) e Sean Baker, l’israeliano Navad Lapid, il belga Joaquim LaFosse, l’iraniano Asghar Farhadi, i francesi François Ozon, Bruno Dumont (coprodotto da Rai Cinema) e Jacques Audiard e il thailandese già Palma d’oro Apichatpong Weerasethakul. Nelle altre sezioni, in ordine sparso, si segnalano un paio di film su musicisti: The Velvet Underground di Todd Haynes e Aline, The Voice of Love (su Celine Dion) di Valérie Lemercier. Ma ci sarà anche il nuovo lavoro di Oliver Stone (un doc sul proprio JFK) così come il ritorno sulla Croisette della cineasta inglese Andrea Arnold, accanto ai francesi Arnaud Desplechin e Mathieu Amalric, al minimalista sudcoreano Hong Sang-soo e all’esordio dietro la macchina da presa di Charlotte Gainsbourg con un documentario sulla madre Jane Birkin (Jane par Charlotte). Da tenere d'occhio, le due selezioni esterne: Quinzaine des Realisateurs (nella selezione lungometraggi, A Chiara di Jonas Carpignano) e la Semaine de la Critique (qui parteciperà Piccolo corpo di Laura Samani).
La novità di quest'anno è la costruzione del nuovo multiplex da 12 sale Cineum (ad alcuni km dal centro) che sarà inaugurato poco prima dell’inizio del festival. Un edizione super affollata tra i bagnanti che affolleranno le spiagge e i cinefili in corda per riassaporare la magia della settima arte.
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