La nuova collezione nasce non a caso a Parma, città che vanta una lunga tradizione nel settore, e che, soprattutto, ha dato i natali alla famiglia Ferrari, la principale esponente a livello nazionale della creazione dei burattini. Si deve infatti a Italo Ferrari, nato a Casalfoschino di Sissa nel 1877 e allievo dell'illustre maestro Francesco Campogalliani, l'ideazione nel 1914 del burattino Vladimiro Falesi meglio noto come Bargnòcla per il grande bernoccolo a forma di osso di prosciutto che campeggia sulla sua fronte. Il calzolaio Vladimiro, dal caratteristico modo di parlare, ha mantenuto inalterata nel tempo una dirompente carica satirica continuando a divertire ancora oggi, a distanza di quasi un secolo, intere generazioni di grandi e di piccini.
La tradizione della nobile arte di burattinaio è proseguita con il figlio di Italo, Giordano Ferrari (1905 - 1987), abile intagliatore ed anche attento ed appassionato ricercatore al quale si deve la neonata collezione che porta il suo nome e che, grazie all'interessamento del Comune di Parma, ha trovato un'apposita sede all'interno dei Musei Civici di San Paolo. La raccolta comprende circa 1500 pezzi tra burattini e marionette, 400 fondali scenografici, 200 copioni e circa 400 volumi sul teatro di figura. A ciò si devono aggiungere delle vere e proprie rarità come alcune opere del Settecento e dell'Ottocento ed un'interessante serie di pupi siciliani.
La ricchezza del "Castello dei Burattini", però, non si esaurisce qui. Infatti, oltre ad includere una parte propriamente espositiva, atta ad ospitare anche mostre tematiche temporanee, il Castello comprende un settore destinato alla promozione di attività teatrali e culturali offrendosi al visitatore come un vero e proprio laboratorio teatrale vivente in continuo rinnovamento.
Loredana Carena