Another Dangerous RU-Y2K Project presenta:
 BAR PARADISO©
Ovvero, la ferocia del banale!
(Imperativi categorici!)
La Miss è fatta!
...Ma non l'Italia!
Siamo tutti più liberi, liberi di credere che il paese abbia bisogno di una Miss Italia acqua e sapone
e non di Mani Pulite, di regole certe, politica fiscale giusta e moralmente accettabile, di scelte oculate per il futuro.
...Siamo liberi di pensare che, "Fatto il Santo, gabbata è la festa"!


(Meta-notizie dal Tiggì-Urlo)
Dilemmi del terzo millennio risolti in diretta su
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  ...Signori e Signore buona sera: Miss Italia 2002 è Eleonora Pedron, vent'anni, alta 1,75, bionda, occhi azzurri, 51 kg!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 

 
 

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The Final Cut
 (Commenti a furor di popolo, un attimo prima che sia troppo tardi!)
***

Eleonora Pedron, Miss Italia 2002
Tutti i nomi dei cittadini italiani che non hanno vinto il concorso non verranno citati in questo titolo.
(Ha da passà a jurnata...)

Ne avevamo proprio bisogno, dopo tutto quel maltempo, le vacanze rovinate, la politica e la democrazia ostaggio della propria imperfezione, il calciomercato sempre più volgare e svergognato con i suoi miliardi ed i capricci degli uomini, alla faccia dei poveri illusi che guardano l'antico sport vissuto come una fiaba per adulti, trasformarsi in una fiaba per psicotici fatti in acido.
Ne avevamo bisogno in tempi di lumache e di Jene asserragliate intorno al cadavere di questa gloriosa Repubblica sempre più dimenticata, sempre più umiliata, sempre più privatizzata.

Avevamo bisogno di tornare alle nostre origini contadine dove l'ignoranza, solo apparente, era il valore incontestabile di una classe meno abbiente e forse un po' bigotta ma infinitamente meno corrotta di questa pseudoclasse imprigionata dall'auditel che ora comanda su tutti, imprigionata da quanto propone e dispone per tutti, in nome di tutti e per sempre, Sua Maestà il Grande Imbroglione (non tentate facili accostamenti: questo Re non ha nome ne' volto).

Questa è una medaglia senza facce, è un regno senza Re, un regno di piccoli cortigiani, senza un "vero" Reggente ma pur sempre con una infinità di sudditi, subito svergognati se solo osano ribellarsi giocando all'antico gioco del girotondo. Dimenticano, gli sciagurati, che l'unico gioco ammesso in questo regno è il "nascondino".

Non farsi prendere è la regola.
Non farsi prendere dalle regole è la seconda regola.
Non avere regole è la terza regola.

E così via.

Ben venga dunque Miss Italia, Carina, biondina, occhini azzurri, padovana (e perché no? Padova è una bella città.) rassicurante nella sua semplicità di ragazza della porta accanto con 120.00 Euro in contratti di lavoro, un'automobile, una cucina, un gioiello in regalo, alla faccia dei pensionati che hanno telefonato per votarla, lei ha tutto: la bellezza, le opportunità, i soldi degli sponsor, l'automobile in regalo, la cucina, il gioiello, la fama effimera ma pur sempre la fama.

Perché prendersela con lei?

Salutiamola invece come un segno di speranza, non solo per lei ed il suo effimero successo (tutto in questa vita è effimero, persino il lavoro onesto degli onesti lavoratori padovani, catanesi, fiorentini, milanesi, cagliaritani, trevigiani o, se preferite, marsicani, pugliesi, siciliani, valdostani, lombardi, emiliani, calabresi etc. che tanto fanno per reggere questo benamato Paese).

Che il suo sorriso ed i suoi occhi ipnotici non ci distacchino dal reale è però auspicabile!
Guardavo distrattamente - ma solo per dovere professionale - il finale di Miss Italia, quando mi sono accorto di avere lo sguardo totalmente inebetito, il cervello vuoto, la mascella cadente, sentimenti zero, consapevolezza vicino al limite del coma. Stavo guardando la tivù e c'era un primo piano di una ragazza presumibilmente carina ed immobile, il volto fermo come una parete rocciosa, lo sguardo come quello dei gatti quando si riflette la luce sul fondo della retina. Un iride indefinito, smussato dalla luce, dalle ottiche delle telecamere, dallo sfasamento del segnale video, una macula chiara, baluginante sull'immobilità del volto biondo.
Non si muoveva ed io con lei, immobile, rapito non dalla bellezza ma dall'ipnosi indefinita di quell'effetto chiaro e straniante. Occhi senza occhi, Sguardo senza sguardo: non una statua, non un dipinto, non un cadavere (è noto che i cadaveri non hanno sguardo se non quello della nostra immaginazione) ma una divinità oscura, una medusa inconsapevole, potenziale terrifico ma inattivo.

Non è un buon presagio per noi.

E questo è stato un buon finale per un concorso di Miss Italia spento e letargico, con troppe parole, per la troppa autoreferenzialità a cui sono state costrette le ragazze. Niente da dire per la professionalità dei tecnici e dei curatori: è il prodotto che non funziona perché non nasce dalla gente e non le va incontro ma propone l'idea che è quello che vuole la gente. Niente da dire della bellezza classica o moderna delle ragazze. Strano però che volti e corpi che esprimevano una classe ed un'eleganza di buon livello siano stati scartati.

Ma si sa, il verdetto conta più della condanna.
Il popolo è sovrano! Vota sempre quel che ritiene migliore per lui, salvo cambiare idea quando è troppo tardi e se è troppo tardi si convince d'aver fatto comunque la cosa giusta.
Il popolo è sovrano!
Anche se non ha mai avuto troppi metri per giudicare.
L'importante è che voti per legittimare, non per esprimere sé stesso.

Ben venga allora Miss Italia a ricordarci che il Re è nudo ma la cosa peggiore è che siamo noi sudditi ad essere "vestiti".
E pure vestiti male.

Ben venga Miss Italia!
Auguri alla ragazza, che almeno lei sia felice ed abbia una buona sorte.
Detto senza acrimonia.

 ***
(Tratto da i pensieri morali di un poeta cybernetico) 
 
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...è solo la fine della pagina!
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