Le molteplici anime cangianti di David Harrow, in arte Technova, 
  fuoriescono nella loro rutilante varietà dalle tracce dellalbum 
  Dirty Secrets (Hydrogen 
  Dukebox/Audioglobe), 
  rivelando quanto il suo mondo interiore, pur se già ampiamente esplorato, 
  presenti ancora molti ed interessanti lati oscuri. 
  Complessa è la creatività di David Harrow, in grado di esprimersi 
  a livelli elevati sia tra le fredde e gelide atmosfere di un sound che parla 
  il linguaggio informatico, nel suo progetto Magnetic, che tra le calde 
  timbriche di un pianoforte in un quartetto jazz, con laltra sua creatura 
  musicale chiamata James 
  Hardway Quartet. 
  David Harrow, già soprannominato Godfather of Techno ai tempi della sua 
  collaborazione con Anne 
  Clark a Berlino, è artista vero e poliedrico che non ha mai rinunciato 
  alla sperimentazione di cose nuove ed è per questo che lo troviamo tra 
  i primi esploratori del drum nbass e del breakbeat, del nu jazz dai sapori 
  latini e della pura musica elettronica informatica. 
In Dirty Secrets lo sentiamo impegnato nel recupero della parte dance del suo spirito, una sfaccettatura comunque profondamente contaminata da tutto quellarcobaleno fulgido della sua lunga ed eclettica esperienza di musicista, che si esprime pienamente in brani come Find and Seek, Otaku-ness e Neverstop. 
Technova usa lingrediente ritmico della techno, ma lo insaporisce, sin dalle prime battute, di electro e di house dalle movenze deep, inoltre per completare le atmosfere dance si fa aiutare dagli interventi vocali della cantante JB Rose e dai suoi, mediati dal vocorder, come nel brano Mind Games, dalle sequenze ritmiche trascinanti. 
Le sue anime creative non si fanno certo attendere ed ecco comparire il James Hardway del breakbeat nel brano System Overload, mentre i panorami gelidamente elettronici dei brani Secrets e Poverty riportano alla mente una techno ambient contaminata di electro, ma dominata da una profonda umanità in grado di scaldarne le gelide atmosfere. 
Dirty Secrets è lopera matura di un artista, David Harrow, che volge lo sguardo alle proprie origini musicali, trovando intatto il proprio spirito creativo,  pronto sempre a partire alla ricerca di nuove contaminazioni e sperimentazioni. 
              Voto 
                8 e 1\2  
                
           | 
         
         
            
               
			       | 
         
       
     |