Il locale si presenta con una grande stanza circolare
sormontata da un ballatoio, l’acustica è buona e la visibilità pure.
In occasione di questo concerto la preoccupazione maggiore
era rivolta alla quantità di persone che avrebbero preso d’assalto il locale.
Niente di più sbagliato! Grazie ad un’organizzazione impeccabile sono stati
venduti un numero tale di biglietti da consentire una vivibilità del concerto
senza eguali. In genere, chi organizza questo tipo di eventi, cerca di stipare
più persone possibili per avere margini di guadagno più alti, quindi, il primo
grazie di cuore va a chi ha organizzato il tutto.
Dopo questi doverosi ringraziamenti, passiamo al concerto.
Ligabue si presenta sul palco con la vecchia band, i Clandestino, accompagnati
dal nuovo acquisto Niccolò
Bossini, totale, 3 chitarre, basso, batteria e tastiere.
L’apertura spetta a Figlio di un Cane e da questo si capisce
che la parte del leone la faranno le canzoni più vecchie. Vederlo così da
vicino è una bella sensazione, si possono percepire tutte le sfumature che
avvengono sul palco e si capisce che, quando suonano dal vivo, questi ragazzi
si divertono sul serio.
Di seguito altri 20
brani tratti dai vari album fra i quali spiccano le vecchie I
duri hanno due cuori, Bar
Mario, Walter il mago, e la nuova trascinante Le donne lo sanno.
Un grosso merito va alla band formata da vecchi amici del
Liga, ma una menzione particolare va certamente al nuovo giovane chitarrista Niccolò
Bossini che nonostante sia alle sue prime esperienze con il Liga si fa notare
per la sua notevole tecnica e la sua buona presenza scenica.
Per quanto riguarda Ligabue si può solo dire che quando è lì
sul palco tira fuori veramente il meglio di sé confermando con professionalità
ed entusiasmo il bisogno di fare concerti non solo per denaro ma per una sua
necessità interiore che appaga solo suonando dal vivo.