Nella musica italiana, anche nella tanto enfatizzata nuova scena, capita raramente di ascoltare una voce fuori dal coro. E' il caso dei Wagooba, il gruppo toscano che ha recentemente pubblicato il Cd d'esordio " Total emotion" con l'etichetta Loa Rising. La band si rifà a tematiche cult, al cinema di genere (dalla black exploitation ai polizieschi all'italiana), ma ama anche le tematiche sotterranee tipiche degli anni Settanta.
Wagooba è un nome di fantasia, un nome portafortuna, ma anche in linea con la passionalità latina che esprime la loro musica. Lo dimostra Total emotion, un disco circolare, una sorta di rosario sonico, che racconta storie per flash di immagini, come una collezione di trailer di film, come un diario in cui si annotano le piccole grandi emozioni che danno un senso alla quotidianità. Nel sound dei Wagooba ci sono molti riferimenti anche al cinema di genere, senza alcun snobismo o compiacimento intellettualistico. Il risultato è una musica originale, assolutamente non catalogabile che stupisce e intriga l'orecchio, che esplora sensazioni e stati d'animo. La band è in realtà la chiara evoluzione di due formazioni di una certa notorietà: i Domina, che nel 91 vinsero il Rock Contest e i Glomming Geek (Pistoia, Lucca): Stefania T. D'Alterio voce, Spartaco Cortesi chitarra, Daniele Pieraccini basso, Alessandro "Gaz" Benedetti batteria.
Ma torniamo a Total emotion (un disco poliglotta, che varia dall'inglese, all'italiano, allo spagnolo), per sottolineare la vocalità insinuante, la vena melodica soft erotica molto accentuata di Stefania T. D'Alterio, ottimo contraltare al suono compatto della band. Un sound è gradito ai fans di black e new metal, ma anche da quanti amano le creazioni di Piero Umiliani o di Riz Ortolani. Ultima notazione sul progetto Wagooba: la Federazione Italiana Lottatori di Wrestling (ICW - Italian Championship Wrestling) ha deciso di commissionare ai Wagooba il suo inno ufficiale: il brano, che dovrebbe chiamarsi " Heavy stuff " sarà la sigla di apertura dei match e delle dimostrazioni di wrestling in programma, tanto per iniziare, nei palazzetti dello sport del nord e del centro Italia. L'idea ci sembra davvero azzeccata, non solo per l'originalità, ma anche per il retaggio culturale del gruppo toscano, che sicuramente preferisce un incontro di wrestling a qualsiasi partita di football league.
Voto
8