Uno, nessuno, centomila
di Pirandello
Conferenza/spettacolo di Angelo Savelli, con Monica Bauco, Francesco Franzosi, Nicola Pecci e Andrea Bruno Savelli
Al Teatro di Rifredi
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Due settimane di repliche da
tutto esaurito. I Pupi e Fresedde riescono, ancora una volta, a far imparare con
il sorriso, a far ascoltare senza pedanterie una vera e propria lezione,
spassosissima, di letteratura, una conferenza su Pirandello usando l’arma
propria allo scrittore siciliano del teatro nel teatro (i guardaroba sono a
vista, gli attori sono se stessi e quando recitano
indossano delle maschere). Docente Andrea
Bruno Savelli, anche nel ruolo di regista in
scena, come aiutanti Monica Bauco, che qui sfoggia tutto il suo gramelot, tra un
francese maccheronico e un napoletano da sciantosa da caffé concerto prima, nel
giudice de “La patente” poi. Nicola Pecci (faccia da Hugh Grant) è l’altra spalla,
deliziosa e vivace, in un continuo gioco tra apprendimento scherzoso, e risate
garbate (senza i soliti grugniti e finti colpi di tosse e urla da stadio che si
sentono quando ci sono le scolaresche precettate in platea alla Pergola come al
Metastasio) e tutto il fascino del disvelamento delle
strategie metateatrali. Inoltre due ottimi cantanti. Viene ricordato il testo “Il pipistrello”, con il ricongiungimento
tra l’autore e il protagonista del racconto così come tra la finzione scenica e
l’imprevedibilità della realtà, analizzato i “Sei personaggi in cerca
d’autore”, con lettura annessa de “La tragedia di un personaggio”, fino al
“Mattia Pascal”, passando per “I quaderni di Serafino Gubbio” per planare
sull’“Uno, nessuno e centomila”. Che si può andare a scuola anche essendo a
teatro, senza la noia pomposa e l’impostazione austera e polverosa, che
l’attenzione dei ragazzi va guadagnata sul campo e non richiesta per chissà
quale tributo divino. Alla fine vince il teatro perché “muoiono gli attori, i
registi, ma i personaggi sono eterni”.
Voto
7
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