Il sindaco del rione Sanità
Di Eduardo De Filippo
Regia di Marco Sciaccaluga, scene di Guido Fiorato, costumi di Zaira de Vincentiis, musiche di Andrea Nicolini, luci Sandro Sussi. Con Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Angela Ciaburri, Marco Montecatino, Luca Iervolino, Federico Vanni, Massimo Cagnina, Orlando Cinque, Francesca De Nicolais, Dely De Majo, Rosario Giglio, Pietro Tammaro, Gennaro Apicella, Gino De Luca, Gennaro Piccirillo
Dal 4 al 7 febbraio 2016 al Teatro Metastasio di Prato
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"E' una commedia complessa che mescola comico e tragico, realismo e simbolismo (anche
cristologico). Un testo abitato da un protagonista, Antonio Barracano,
fondamentalmente ambiguo, essendo egli insieme un capo camorra e un idealista,
una sorta di Robin Hood degli ignoranti; un personaggio la cui grandezza sta
proprio nella capacità di mescolare il male e il bene, il positivo e il
negativo, l'alto e il basso".
È seguendo queste ispirazioni che il regista Marco Sciaccaluga mette in scena (con le scene
di Guido Fiorato, i costumi di Zaira de Vincentiis, le musiche di Andrea Nicolini e le luci di Sandro Sussi)
Il sindaco del rione Sanità, uno dei testi più
shakespeariani di Eduardo De Filippo che da giovedì 4 a
domenica 7 febbraio 2016 (feriali ore 21.00, festivo ore 16.00) viene proposto al
Teatro Metastasio di Prato. A interpretarlo un grande Eros Pagni che, proprio per questo spettacolo, ha
vinto il premio “Le Maschere del Teatro 2015” come migliore attore
protagonista.
Scritta e rappresentata nel 1960, Il sindaco del rione
Sanità è una commedia che lo stesso Eduardo amava definire «simbolica e non
realistica», una commedia che «affonda le proprie radici nella
realtà, ma poi si sgancia da essa, si divinizza, per dare una precisa
indicazione alla giustizia», perché «Don Antonio è
qualcosa di assai diverso da quel capo camorra che all’inizio sembrerebbe
che fosse: egli è un visionario che cerca di ristabilire nel mondo un
ordine andato fuori sesto».
L’azione si svolge per i primi due atti nella residenza di campagna di Don Antonio Barracano e nel terzo nella sua casa di città, al rione Sanità.
In entrambi i luoghi, Don Antonio
esercita la sua personale idea della legge: fa estrarre pallottole e ricucire ferite dal corpo di giovanotti troppo animosi; concede “udienze” giornaliere a chi si rivolge a lui per avere giustizia e protezione. Per tutti Don Antonio ha la soluzione giusta. Ma, poi le cose si complicano.
"A me non sembra che sia tanto una commedia radicata in una ideologia, quanto una tragedia le
cui più autentiche radici affondano nell'esistenza umana - sottolinea il
regista Marco Sciaccaluga -. Il sindaco non è un'analisi realistica del mondo della camorra: Barracano è un grande
personaggio teatrale che rinvia innanzitutto a se stesso; è un santo
criminale che anticipa, in un certo senso, Il Padrino di Brando/Coppola, pur senza la violenza e gli
spargimenti di sangue che contraddistinguono il film. Del resto, sono confortato dal fatto che lo stesso Eduardo ci aveva ammoniti a non considerare questa commedia".
Voto
7 +
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