Corte Sconta
Maggio
coreografia di Laura Balis, drammaturgia di Laura Balis, Paolo Baccarani e Kiko Stella, musica di Blonde Redhead, Einstürzende Neubauten, Lou Reed, J.S. Bach, Lisa Gerard, ambientazioni sonore di Franco Maurina, scene di Carlo Sala, luci di Marco Policastro, costumi di Tatiana Lerario
Con Paolo Baccarani, Barbara Geiger, Françoise Parlanti, Franco Reffo, Yasmine Ström, Markus Theisen, e con la partecipazione di Sabino Tamborra
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In
una scena della danza sempre più scabra e minimale, è sicuramente da sottolineare chi invece continua ad andare controcorrente.
Parliamo di una compagnia coraggiosa come Corte
Sconta, che sugli elementi scenografici, le suggestioni visive e musicali,
costruisce un intelligente percorso che integra, dà forza (e anima) alle sue coreografie.
La compagnia fondata nel 1990
a Milano (in uno degli ex capannoni industriali della
Zona Navigli), che abbiamo ammirato nella coinvolgente performance che ha
tenuto al festival Fabbrica
Europa 2005, è protagonista con lo spettacolo “Maggio” (una coreografia - drammaturgia
di Laura Balis) l’11 giugno 2005 al Lauro Rossi di
Macerata, il 19 giugno al festival Adda Danza, di Trezzo d'Adda, il 12 ottobre 2005 al Teatro Sociale di
Biella e dal 26 al 28 settembre 2005 al Teatro Out Off di Milano. In questa occasione
verrà anche ripresentata la ripresa di una creazione del 1999 della compagnia, lo
spettacolo “Dimmi Che sono
Bella”.
Ma torniamo a Maggio: il primo spettacolo che Laura Balis firma senza il suo alter ego Cinzia Romiti, si
sviluppa in un universo musicale che varia dal barocco classico al rock
proponendo partiture musicali variegate e ammiccanti, che affiancano Lou Reed, Lisa Gerard, Blonde Redhead, Einstürzende Neubauten e
quelle composte per l’occasione da Franco Maurina. La storia si svolge in un luogo (fisico e mentale) ventoso, apparentemente
abbandonato, vista l’invasione dello spazio operata da un roseto
selvatico. L’amore (in senso lato) è al centro della narrazione danzata di
“Maggio”, il mese femminile per eccellenza, ma anche il mese mariano. In questa azione coreografica c’è spazio per la poesia metropolitana
e il movimento evoca emozioni forti. Uomini e donne danzano sulla linea di
confine fra sacro e profano e attraverso un’interessante alternanza
fra dinamismi leggeri ed energiche coreografie si esaltano l’energia dei sensi,
lo spettro delle passioni. Il risultato è una storia d'amore raccontata
attraverso il linguaggio teatrale della danza, attraverso disorientamenti e l’esaltazione dell’energia del corpo. Con
un ottimo uso delle luci e della colonna sonora, che danno
spessore e dinamicità alla piece. Corte Sconta predilige raccontare l’intimità
delle emozioni e in questo lavoro ci riesce a meraviglia. Confermandosi come uno
dei gruppi più significativi della danza contemporanea
italiana.
Voto
8
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