Fanny & Alexander
Discorso giallo
Chiara Lagani indaga sulla tv pedagogica. Ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani, che è in scena e ha curato la drammaturgia. Progetto sonoro The Mad Stork, regia Luigi De Angelis, sound editing Sergio Policicchio, costumi Chiara Lagani e Simonetta Venturini, maschere Nicola Fagnani, foto di scena EnricoFedrigoli
Il 28 febbraio e 1 marzo 2014 al Teatro Studio di Scandicci
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Mentre la Rai celebra i suoi 60 anni riproponendo anche nuove fiction ispirate alla sua storia, come quella che nel febbraio 2014 ha visto immortalare su Raiuno una storia lontana, come quella del maestro
Alberto Manzi, che nel 1960 (e nei sette anni successivi) col programma televisivo "Non è mai troppo tardi" insegnò a un milione e mezzo di persone a leggere a scrivere, i Fanny
& Alexander dicono la loro a teatro sulla tv pedagogica. Proseguendo il progetto sui Discorsi, dedicato ai discorsi rivolti a una comunità, dopo Discorso alla Nazione e Discorso Grigio (presentato al Teatro Studio nel 2012), torna a Scandicci il 28 febbraio e il 1 marzo alle 21 il
gruppo ravennate con Discorso Giallo, interpretato da Chiara Lagani, attrice icona della compagnia.
In questa nuova e avvincente tappa Fanny & Alexander, riflettendo sul ruolo della televisione come buona o cattiva maestra, pongono
alcuni interrogativi sulla delicata questione della tv pedagogica. Si parte dalle
primitive istanze, orientate al recupero
dell’analfabetismo e delle carenze scolastiche, per poi irrompere nel bel mezzo di quel palcoscenico dei buoni sentimenti in cui i bambini, tra aneddoti e canzoncine, son fatti spettacolo di simpatia e di stupore per adulti e famiglie, per poi prendere in esame la proposta agonistica e meritocratica del talent show (“Amici”).
In questa prospettiva Chiara
Lagani incarna, in chiave concertistica,
la metamorfica figura fusa di un emblematico
adulto/bambino, allievo/maestro/conduttore, soggetto e oggetto di alcuni famosi
programmi televisivi intrecciati e sovrapposti, attraversando alcune note figure televisive: il maestro Alberto Manzi di “Non è mai troppo tardi”, Sandra Milo e i suoi “Piccoli fans”, fino a Maria De Filippi.
Giallo come la coercizione, il divieto: giallo è il cartellino dell’arbitro che ammonisce, gialle sono le strisce sull’asfalto che
interdicono la sosta. Giallo-lavori in corso, indizio di zone proibite. Giallo-semaforo: attesa, limbo. Acido e luce. Giallo è un bagliore che a tratti inonda la stanza, a volte buia, dei sistemi umani pieni di possibilità e atroci
contraddizioni.
Voto
7 +
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