Uscito
nel 1995 negli Stati Uniti, La lettera
d’amore è il romanzo che ha lanciato anche nel nostro paese l’astro
nascente di Cathleen
Schine, l’autrice newyorkese
de <>Le disavventure di Margaret e L’evoluzione di Jane. Si tratta di un
romanzo sentimentale che ha un attacco quasi giallistico: Helen, separata con
figlia, la bella e seducente libraia di Pequot
– la classica tranquilla cittadina americana di provincia sempre uguale a se
stessa ed in cui non succede mai niente –, trova tra la corrispondenza del suo
negozio una misteriosa lettera d’amore. La missiva è diretta ad uno pseudonimo
ed è firmata con uno pseudonimo: anche se è impossibile dire chi possa averla
scritta, per Helen è naturale pensare che sia stata indirizzata a lei. Così,
complice l’assenza di sua figlia, la libraia ha tempo e spazio per ogni
possibile congettura, resta catturata da quello strano e trascinante stralcio
epistolare, comincia a leggersi intere raccolte di lettere ed al contempo
inizia anche a darsi un’occhiata intorno, tra il personale del suo negozio, tra
i suoi clienti più affezionati e di vecchia data. Contemporaneamente Johnny, il
ventenne commesso che durante l’estate lavora alla libreria di Helen, per caso scopre
l’esistenza della lettera: ed anche lui resta intrigato dal mistero. La lettera
d’amore diventa una sorta di specchio nel quale i lettori non possono evitare
di proiettare se stessi ed i propri desideri latenti, indipendentemente dal
reale destinatario o dal vero autore della lettera stessa. Dalle ipotesi sulla lettera nascono così
fantasie, poi alcune di esse diventano prepotentemente, pericolosamente,
realtà. L’insopprimibile relazione che finisce per prendere vita, in fondo,
dalla lettera è una storia d’amore vera – descritta in pagine di rara forza
espressiva – quanto ‘impropria’, almeno secondo i canoni della morale vigente.
La Schine ottiene lo scopo
servendosi di toni psicologicamente vividi e ben delineati, dimostrando una
sensibilità descrittiva a dir poco devastante. La lettera d’amore è uno di quei romanzi che non si può smettere di
leggere fino all’ultima pagina, tutto d’un fiato: e il finale riserva perfino
un colpo a sorpresa di grande effetto, quando l’autore della lettera acquisterà
una volta per tutte contorni più delineati. Nel 1999 il romanzo della Schine
è finito anche sul grande schermo nell’omonima traslazione diretta dal regista
di Hong Kong Peter Ho-Sun Chan ed interpretata da Kate Capshaw.
Cathleen Schine, La lettera d'amore, Milano, Adelphi, 1999; pp. 269
Voto
7½
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