Unire i cinque sensi al tema
dell’integrazione dei migranti. La neonata associazione
Cultcube, da tre mesi ha preso in gestione a Firenze il Teatro
dell’Affratellamento, diretta da Caterina Carpinella, ha messo in moto la
sua ricetta coniando una nuova rassegna “Sensi in migrazione”, dal 19 al 22
maggio 2010, che, in una sorta di mappa geopolitica sociale, ci fa toccare,
vedere, sentire, gustare ed annusare le culture
dell’Oriente, la prima sera, Sudamerica, Africa ed Europa dell’Est, a seguire.
Ad anticipare però la quattro giorni multiculturale
l’assaggio di “Sensi in Arte”, sabato 15 maggio 2010, in vari luoghi della
città. Un percorso olfattivo alla Galleria
la Corte alle 16, tattile a piedi nudi alla Casa
della Creatività alle 18, uditivo e papillare al Loft Studio di via Bufalini
alle 21. Il tutto bendati. E viene in mente la poesia “Ho sceso, dandoti il
braccio, almeno un milione di scale” di Eugenio Montale.
“Questa è un’iniziativa che ha in sé le caratteristiche che sono un modello da
seguire – introduce l’assessore alle politiche giovanili Cristina Giachi – sono
coinvolti più settori della creatività, in spazi suggestivi
della città, lavorando con le diverse comunità presenti a Firenze”. La tessera
associativa costa cinque euro con la quale è possibile mangiare al buffet,
dalle 20, e partecipare al concerto delle 22 curato da
Roots and Roots, sezione musicale di Fabbrica
Europa. “Il cibo come cultura, come godimento assieme alla drammatizzazione
delle diverse culture, attraverso poesie, musica, pellicole”, sintetizza la
direttrice Carpinella. La kermesse è stata appoggiata da Comune, Regione, Coop,
Accademia delle Belle Arti, Fabbrica Europa. “Cultcube è una di quelle realtà
che stanno simpatiche all’amministrazione – conclude
Giovanni Da Empoli nella sua giacca nera – è un’associazione che non si
lamenta, che non fa piagnistei, che si rimbocca le maniche, partecipa ai bandi
comunali e pensa con ottimismo ed entusiasmo che tutto sia possibile”. Info:
366.4787738; http://www.cultcube.it/.
Voto
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