La strana coppia composta da Wallace, eccentrico inventore divorato da un’imbarazzante passione per il formaggio, e Gromit, il suo tacito ma utilissimo cane-tuttofare, è nata molti anni fa dalla fantasia dell’animatore Nick Park, l’autore di Galline in fuga, e si è già aggiudicata due Oscar grazie nei tre memorabili cortometraggi che l’hanno vista finora protagonista. Al centro del primo film – intitolato in modo sibillino La maledizione del coniglio mannaro – troviamo l’attesa fiera dell’Ortaggio Gigante che coinvolge tutta la cittadina dei nostri eroi, assoldati in pratica da tutti gli altri concittadini per difendere con sprezzo del pericolo e metodi eticamente corretti i rispettivi orti dalla famelica invadenza dei conigli. All’uopo il buon Wallace ha allestito un’assurda quanto funzionale macchina aspira-conigli: davanti al problema di come (e dove) stipare i sempre più numerosi ed incontrollabili animali, l’inventore gioca la carta dell’esperimento di condizionamento stile Arancia meccanica, ma qualcosa ovviamente va storto generando così il più implacabile mostro verdurifero che mai abbia solcato un set di plastilina, ovvero il terribile coniglio mannaro. Riusciranno i nostri eroi a catturarlo salvando nel tentativo l’onore della premiata ditta? Certamente sì, in una girandola di funambolici inseguimenti, gag a ripetizione e financo un pizzico di sentimento, che non guasta mai, neppure nei cartoons. Non mancano le consuete citazioni cinefile, che i registi Nick Park e Steve Box hanno elevato ad indiscusso Leitmotiv del film, un vero e proprio zibaldone del cinema horror dagli anni Cinquanta fino a Un lupo mannaro americano a Londra. Imperdibile per piccoli ed adulti: il divertimento è garantito dalla prima spassosa sequenza fino ai titoli di coda. Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione sbaragliando la concorrenza dei favoriti La sposa cadavere e Il castello errante di Howl.

Voto 7/8