Nel concorso dei lungometraggi del Torino Film Festival è stato presentato Tri Bata, piccolo film proveniente dal Kazakhstan. La pellicola racconta di tre fratelli che vivono in un piccolo villaggio kazako. Nella piccola stazione ferroviaria del paese lavora l'anziano Klein. L'uomo racconta ai suoi giovani amici che dietro le montagne si trova un magnifico lago, che ospita magicamente numerose donne affascinati. Klein è solito accompagnare in quel posto gli ufficiali della base aeronautica. Incuriositi dalla storia del vecchio, i fratelli e i loro amici lo pregano di condurli in quel luogo, ma Klein si rifiuta. Allora i ragazzi decidono di andarci da soli, ma non sanno che in quella zona si esercitano i caccia militari. Serik Aprymov, autore conosciuto ai frequentatori di festival, con questo suo ultimo film ci racconta il disincanto di questi tre fratelli, che in una desolata provincia kazaka, si divertono come possono, combinando scherzi e piccoli guai. Giovani e turbolenti, voglio conoscere da vicino come è fatta una vera donna, e il loro desiderio di arrivare in quel lago, si tramuta in una linea d'ombra, che simboleggia il passaggio, dalla fantasia del loro mondo adolescente, con la verità brutale degli adulti. Aprymov filma con tocco leggero gli spasimi di questi animi giovanili, divisi dalla conoscenza di cose nuove e la voglia di diventare adulti. Speriamo che l'Istituto Luce lo distribuisca presto.Tri Bata, regia di Serik Aprymov, con Kasim Zhakibaev, Shakir Viljamov, Bolat Mazhagylov , Bakhtyir Kyatbaev; drammatico; Kazakhstan; 2000; C.; dur. 1h e 25'
Voto
6
|
 |
|