Un documentario imperdibile per tutti gli amanti del circus della Formula Uno: si tratta di Senna di Asif Kapadia, che ricostruisce efficacemente la straordinaria storia sportiva ed umana di una delle ultime leggende delle quattro ruote. La prima dimostrazione al mondo del cristallino talento di Ayrton Senna da Silva andò in scena sul circuito cittadino di Monte Carlo del 1984, sotto una pioggia torrenziale, quando al volante della sua Toleman Senna sorpassava con grande coraggio ed indubbia tecnica tutte le monoposto più blasonate che lo precedevano sulla griglia di partenza. Il miracolo si fermò alla seconda posizione soltanto perché il gran premio fu interrotto, altrimenti nel giro di poche tornate avrebbe sorpassato anche Prost, il vincitore. Quel giovane pilota brasiliano era destinato a diventare una leggenda ed ha diventare, nel decennio successivo, tre volte campione del mondo, un primatista in fatto di pole position, una combinazione unica di genio e temperamento. È una storia che si conclude miscelando leggenda e tragedia dopo un decennio di successi, quando il 1° maggio del 1994 Ayrton Senna perse la vita in un terribile incidente durante il Gran Premio di San Marino. Senna ne ricostruisce le gesta con il consenso della famiglia del campione brasiliano e in collaborazione con la società che gestisce la Formula Uno, che ha dato il permesso di usare filmati inediti che si affiancano a registrazioni televisive, video in Super 8, in 35 mm e ripresi da YouTube. Nel complesso viene tratteggiato il ritratto di un ragazzo di famiglia benestante appassionato di corse in go-kart fin da piccolo, che lascia il Brasile appena diciottenne in cerca di gloria per il mondo, quasi predestinato all’alloro mondiale, che arrivò per la prima volta nel 1988, al volante di una McLaren, davanti al suo rivale di sempre, Alain Prost. Un uomo dalle mille sfaccettature: credente sincero, pronto a scontrarsi con i poteri forti della F1, un campione amatissimo dalla gente comune del suo Brasile, anche per il suo grande impegno nel campo della solidarietà, soprattutto a favore dei bambini. E questa è la sua storia sul filo del cronometro fino a quell’ultima maledetta curva…

Voto 7