Aurelio Grimaldi continua il suo percorso d’indagine attraverso la vita di Pasolini, e questa volta si rivolge ad un periodo, quello dell’inverno del 1949, quando lo scrittore, a solo 27 anni viene incriminato per atti osceni e corruzione di minori. Insegnante e iscritto al partito comunista, il giovane Pasolini viene additato come persona spregevole e depravata, con la conseguente espulsione dal partito. Dopo una furibonda litigata con il padre, che lo condanna anch’esso, il giovane artista decide di rifugiarsi a Roma al seguito di sua madre. La capitale pur essendo ancora deposta tra le rovine del dopoguerra, è invigorita da una umanità scalciante, aperta ad una lucente speranza di vita. Malgrado le ristrettezze economiche e la iniziale solitudine, questo spirito popolare lo farà risorgere dal cono d’ombra delle accuse passate, ritrovando un nuovo vigore creativo. Dopo la parentesi di Nerolio, Grimaldi si affaccia sulla vita di Pasolini, mostrando la naturale evoluzione di pensiero di un intellettuale, che trova una sua consapevolezza ideale, pronto ad abbeverarsi della via, nelle sue molteplici forme. La ricostruzione biografica, serve al regista per mettere in atto una coscienza intrigante e tragica, di un poeta ebbro di se stesso e del suo sguardo intransigente e scostante ben analizzato nel precedente Nerolio, soffermandosi questa volta sull’icastica aurea di una giovinezza ancora da vivere. DVD semplice, servito nel formato 4:3 e ben risaltato nel suo bianco e nero originale. Audio italiano in doppio formato 5.1 e 2.0, con la mancanza dei sottotitoli. Contenuti extra presenti nel solo accesso diretto delle scene.

Voto 7