Il cinema di casa nostra è sempre stato prolifico,
soprattutto in passato, di opere eterogenee, che
rispondessero alle diverse esigenze di mercato, tra l’autore e il genere
strettamente commerciale. Questa peculiarità si può riscontrare nelle diverse
proposte provenienti dal mercato home video. Partendo
dalla trasposizione de Il principe di Homburg da Heinrich von Kleist e firmato dal
rinomato Marco
Bellocchio, si coglie la cifra stilistica di un regista ritrovato, tramite una messa in scena rigorosa nella sua chiave di lettura
psicoanalitica. Il principe Friedrich von Homburg disobbedendo a un ordine
in una battaglia contro gli svedesi, pur ottenendone la vittoria, è condannato
a morte dal suo sovrano, il Grande Elettore di Brandeburgo,
e poi graziato perché accetta la legge dominante. Il motore della storia è
spostato nel primo Ottocento, con lo sfondo di un
paesaggio notturno paragonabile ad una dimensione da sogno, dove il regista ha
smorzato la dimensione teatrale del testo per calarsi dei recessi dell’io del
personaggio. Supporto distribuito dalla Medusa, con un quadro d’immagine pulito
e senza particolari difetti di compressione digitale. Audio
sufficientemente assistito in un Dolby Digital 2.0. Contenuti speciali rigogliosi con il commento
di Marco e Pier Giorgio Bellocchio, galleria fotografica e intervista al
regista. La
Surf Video da parte sua, licenzia tre titoli pulsanti
di cinema bis. La morte negli occhi del gatto di Antonio Margheriti,
vede come sfondo il castello di Dragstone
posseduto da una spaventosa leggenda di vampiri, immerso in un intricato
mystery perturbante. Il soggetto non è dei più originali,
ma il mestiere di Margheriti ha la presa giusta nel
dare stimolo alla narrazione. L’assassino ha le mani pulite di Vittorio
Sindoni, prende le mosse dal thriller all’italiana,
dove cinque sono gli eredi del ricco Oscar: quattro legittimi e un quinto, il
figlio adottivo Jeannot che, secondo gli altri, non
dovrebbe aver diritto a niente. Invece l’eredità l’ottiene
lui. Dopo pochi giorni, viene trovato un corpo
martoriato davanti al castello, che indossa le vesti di Jeannot.
Mentre la polizia indaga, muoiono assassinati uno dopo l’altro, i figli di Oscar. Tipico giallo dell’epoca, dal
giusto mordente e godibile fino alla fine. Una lacrima sul viso vede un
cantante americano, ospite a Napoli da un vecchio musicista, e s'innamora della
figlia di lui. Il titolo di una celeberrima canzone di
Bobby
Solo ( il film è incentrato proprio su lui ) è diventato quello di una
commedia piccola, piccola, fondata sul successo che fece
all’epoca il cantante con la melodia del celebre brano. I tre DVD sono nel
formato video 16/9 con una visione non del tutto eccezionale nelle sue componenti cromatiche e nella puntigliosità del
riversamento, ma comunque sufficientemente accettabili. Audio in italiano,
nella semplice traccia mono. Reparto
extra con il solo accesso diretto alle scene, e per i primi due titoli anche la
possibilità del trailer. La Cecchi Gori presenta la chicca del L’amico del
giaguaro, in cui un giovanotto milanese spiantato si unisce a
una banda di borseggiatori. Un industriale derubato li identifica, e per
restituire la somma sono costretti a inventarsi
espedienti vari. Leggiadra commedia meneghina-romanista senza grandi pretese,
con un Walter
Chiari che sprigiona le sue migliori
doti comiche. Sempre della casa toscana, è Lezioni Private, dove
appare Carroll Baker nelle vesti di
una matura insegnante di piano ancora attraente, concupita da un liceale
ardimentoso. Un compagno smaliziato la
fotografa, mettendo a rischio la sua reputazione. Pellicola aperta ai giochi sul nudo, attraverso trasparenze, per flirtare con il
voyeurismo dello spettatore in puro stile dell’epoca. Entrambi i video sono
presenti nel loro formato corretto, senza particolari difetti rilevanti. Audio
espresso in Dolby Digital
2.0, equilibrato e dai toni acustici non troppo profondi. Gli extra sono
ristretti all’accesso diretto alle scene e i testi delle biografie del regista
e degli attori principali. La
Federal Video, sempre distribuita
dalla Cecchi Gori, propone un recupero d’annata: I tartassati di Steno. Il cavalier
Pezzella (Totò)
cerca in ogni modi di corrompere il maresciallo Topponi (A. Fabrizi), funzionario
dei Tributi, che deve fare accertamenti fiscali sulla sua attività di
commerciante. Scontri e litigi la fanno da padrona, fino a
quando i rispettivi figli s'innamorano. Una storia ben calibrata per un
irresistibile duetto Totò-Fabrizi con alcune graffianti
satire azzeccate. Disco con un buon contrasto visivo, nel formato 1,85:1 anamorfico. Traccia audio nel Dolby Digital 2.0 ben equilibrata.
Zona extra con l’accesso diretto alle scene, galleria fotografica e bio-filmografia del regista e degli attori.
Voto
8 ½
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