Uno sguardo verso di noi, in un punto fisso nella sala;
sembra guardarci Bill Murray
nel bellissimo Broken
Flowers, dentro di noi, e ci accorgiamo nudi nei sentimenti, investiti da
un destino che fuori dalla sala non sappiamo cosa sia.
Un volto, uno sguardo e il sentire di una vita lasciata scorrere lungo i binari
di chissà cosa: in fondo tutto o niente sembra suggerirci il cadavere in
cammino di Johnny Depp in Dead Man,
verso un domani calante nell’abisso del mare. In fondo siamo poca cosa noi
esseri umani, sentimenti e carne, e nel mezzo un esistenza
trascendentale, suggerita in una malinconia d’insieme, pesante come il
fardello di sbagli e rinunce inevitabile, ma che identificano l’umano in un
cammino, spesso in salita, che fa una vita. Nel primo film Permanent vacation, si racconta
l’esistenza di Aloysious Parker, un giovane vagabondo senza casa, senza lavoro e
senza scuola, che vive diverse situazioni insieme con persone esiliate dalla
vita quotidiana. All’età di sedici anni, Allie vive
da disadattato, sempre in movimento, nel tentativo di sfuggire da se stesso in
una perenne ricerca di farsi uomo attraverso una realtà inerme e degradante,
imprigionandolo in un idea sfaldata dalle circostanze
sfuggenti dell’esistente. Jim Jarmusch
con Stranger
than Paradise, salda il suo immaginario con la frammentazione del vissuto
di Willie, di origini
ungheresi, che vive a New York da dieci
anni. Eva, la sua cugina sedicenne, è appena arrivata negli Stati Uniti per
incominciare una nuova vita. Stanchi della loro situazione i due scappano
insieme ad un amico. La condizione attuale sfugge di
mano a Willie, immerso nel grigiore di una metropoli
che lo assimila ad altri, e l’incontro con la cugina lo
libera in un viaggio, esponendo entrambi alla delusione del presente, pieno di
offerte, ma prive di qualcosa che si identifichi e possa rispecchiarsi in loro,
ponendo entrambi su strade differenti. Consacrazione mondiale per il regista,
che si aggiudica premi prestigiosi come la Camera d’or a Cannes. Mistery train, martedì
notte a Memphis, raccoglie un trittico di storie che si svolgono a Memphis, nel
Tennessee, durante un arco temporale di ventiquattro ore. Due
giapponesi inclini all'amore, un'italiana che incontra un fantasma e un inglese
nei guai. Il minimalismo del tratto ribalta l’assunto
delle storie negli anfratti d’ombra di piccole vite appese al domani, come se
prescindere dalle scelte, possa alleggerire il loro futuro, facendoli
prefigurare un nuovo presente, già perso dentro di loro. Taxisti
di Notte (Night on Earth)
invece segue una sequenza di cinque commedie che si svolgono contemporaneamente
in luoghi con differenti fusi orari e diverse lingue. Ogni attimo si focalizza
sulla breve relazione tra un tassista e il suo passeggero. Il film inizia a Los Angeles al tramonto, si sposta nella notte di
New York, poi a Parigi e a Roma e infine a Helsinki. In questi brevi incontri
si prova la brezza surreale di vite focalizzate in
pochi minuti e rese libere nel loro incidere vitale, tra il malinconico e il
sorriso leggiadro. Pienamente compreso e riuscito invece è Coffee & Cigarettes,
summa specifica di incontri di fronte ad una tazza di caffè che trasporta lo spirito dei personaggi in scandagli
esistenziali componenti i tasselli di minuscole vite balzanti e discordanti. Il
limite di Jarmusch e superarlo nel
contesto del tempo e dello spazio per osservare noi stessi in mondi dove
i codici da samurai raffigurano un’identità ( Ghost Dog ), o dove semplicemente
il viaggio ci pone davanti a noi stessi, come entità da plasmare per
comprenderci ( Daunbailò ). Spesso accusato di
minimalismo di riporto, il regista americano ha saputo nelle sue alterne creazioni
filmiche, rappresentare la scissione dell’atomo umano, tra uno sguardo e
l’assenza di gravità della vita. Gli occhi di Bill Murray ora puntano su di noi, e allora vediamo noi stessi
in un unico momento beffardo e sorridiamo indisposti. I quattro film qui analizzati:
Permanent vacation, Stranger than Paradise,
Mistery train e Taxisti di Notte sono disponibile nel formato video
corretto in lingua originale con sottotitoli in italiano acquistabili
direttamente sul sito: www.emik.it
Voto
8
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