L'ultimo film della Disney, Le follie dell'imperatore, ci porta tra gli impervi monti del Perù nel mondo antico ed immaginosamente magico degli Incas: il plotprende avvio dall'ultima bizzarria architettata dal giovane ed arrogante imperatore Kuzco, che sta progettando di costruire un parco giochi acquatico per l'appunto nel luogo dove sorge un villaggio. Ma l'avventato monarca sarà trasformato in un lama da un sortilegio della sua malefica consigliera Izma: perdutosi nella giungla, Kuzco per ironia della sorte dovrà contare sull'aiuto di un contadino del villaggio di cui sopra, Pacha, per tornare a casa e riacquistare forma umana e privilegi imperiali. Nel frattempo la perfida Izma continuerà a tramare contro di lui aiutata dal suo braccio destro Kronk, monumentale quanto insuperabile pasticcione. Le follie dell'imperatore racconta la classica storia d'amicizia che assortisce una strana coppia lungo un cammino irto di perizie e complicato dall'oggettiva difficoltà, per i due protagonisti, di sopportarsi a vicenda. Una storia semplice, diretta e neppure troppo intricata e futuribile sul fronte dell'animazione computerizzata: il che non significa che il film non offra sorprese dal punto di vista registico, anzi colpisce la scelta (in controtendenza per quanto riguarda le pellicole d'animazione) di puntare su immagini in campo lungo anziché in primo piano, a tutto vantaggio degli esotici fondali in stile inca. Ispirati e funzionali anche gli inserti da musical, incentrati su coreografie davvero notevoli. Il punto di forza de Le follie dell'imperatore è che si tratta di un film ricco di comicità, ai livelli di Aladdin (diretto a suo tempo proprio da Mark Dindal) e Tarzan, a tratti semplicemente esilarante (vedi i catastrofici sforzi di Kronk per complicarsi la vita e le velleità imperiali di Kuzco ridotto a lama), soprattutto in virtù dei brillanti dialoghi e, per quanto riguarda l'edizione italiana, all'ottimo doppiaggio effettuato da Luca Bizzarri (Kuzco), Anna Marchesini (Yzma), Paolo Kessisoglu (Kronk) e Adalberto Maria Merli (Pacha). Nella colonna sonora figurano un paio di canzoni di Sting: quella in lizza per l'Oscar (vinto da Bob Dylan per Things are changed) è putroppo proposta in versione italiana. Un film d'intrattenimento puro e semplice, che piacerà al pubblico infantile e probabilmente intrigherà quello adulto. Le follie dell'imperatore - Emperor's new groove, regia di Mark Dindal; animazione; Usa; 2000; C.; dur. 1h e 18'
Voto
7+
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