The Commitments
Regia di Alan Parker
Cast: Robert Arkins, Johnny Murphy, Dave Finnegan, Michael Aherne, Angeline Ball, Maria Doyle, Branagh Gallagher, Andrew Strong; musicale; Gran Bretagna; 1991; C.
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Esistono i film, esistono i cult movies ed esistono le chicche tout court, pellicole nate sotto una particolare congiunzione astrale che si rivelano semplicemente perfette rispetto al loro particolare ambito, microcosmi da cinefili dove ogni dettaglio finisce per intassellarsi a meraviglia nell'insieme, più qualche particolare integratosi al resto per pura fortuna. Quest'ultima categoria annovera a buon diritto tra i propri iscritti The Commitments di Alan Parker, un film musicale tratto dall'omonimo libro di Roddy Doyle, un delizioso romanzo di genere ovviamente non multimediale: un libro non suona, The Commitments (il film) invece suona, e come suona… e come ci mostra la genesi di un band irlandese di partigiani del soul, che è una musica nera per gente nera, e dunque perfetta per l'occasione, dato che gli irlandesi sono i bianchi più neri di tutta Europa. La storia racconta come, in un quartiere operaio di Dublino, il giovane manager Jimmy assembli un pezzo dopo l'altro il suo gruppo, The Commitments (gli impegni): basso, chitarra, sax, tromba, batteria, tre graziose coriste ed un cantante con una voce degna di Joe Cocker, scovato casualmente ad una festa di matrimonio, completamente ubriaco - ed in effetti il formidabile solista Deco, interpretato da Andrew Strong, fu trovato davvero per caso, anche se in circostanze diverse da quelle narrate sul grande schermo -. Come con l'aiuto di un maturo sassofonista uscito da un punto imprecisato del mito del soul il gruppo cominci ad ingranare ed a prendere forma e consistenza, riuscendo a catturare l'immaginario del pubblico dell'hinterland dublinese. Come infine i Commitments finiscano per implodere su se stessi ad un passo dal successo, quando fama e soldi sembravano davvero a portata di mano. La vita d'altra parte è proprio questa, e spesso i sogni finiscono per infrangersi contro la dura realtà, anche e soprattutto a Dublino, dove (statistiche alla mano) all'epoca operavano oltre un migliaio di gruppi musicali composti solitamente da giovani disoccupati. The Commitments è esattamente questo: il progetto di una band diversa dalle altre, i provini per costituire il gruppo, le lunghe sessioni di prova per trovare l'affiatamento, le prime esibizioni nelle situazioni più improbabili, la fine del sogno. Il tutto raccontato da Alan Parker sintetizzando in modo impeccabile la felicità narrativa che avvolgeva Fame con il realismo dell'ambientazione dublinese. Davvero degne di segnalazione le spettacolari performances del gruppo, che presenta una serie prodigiosa di cavalli di battaglia della leggenda del soul più qualche brano composto per l'occasione con molto gusto: la colonna sonora, ça va sans dire, è semplicemente straordinaria, contagiosa e resistente ad ascolti molteplici. Resta un dubbio: che sarebbe successo se Wilson Pickett avesse potuto ascoltare i Commitments? Ah, saperlo...
The Commitments, regia di Alan Parker, con Robert Arkins, Johnny Murphy, Dave Finnegan, Michael Aherne, Angeline Ball, Maria Doyle, Branagh Gallagher, Andrew Strong; musicale; Gran Bretagna; 1991; C.; dur. 1h e 58'
Voto
8
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